lunedì 20 gennaio 2014

DELIBERATO DALLA GIUNTA IL NUOVO REGOLAMENTO SULL’ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI


PISTOIA. Programmazione, controllo e rendicontazione delle attività della macchina comunale, valorizzazione del merito e della produttività, un’organizzazione della struttura più rispondente alle esigenze dei cittadini, una maggiore trasversalità nel lavoro degli uffici, per meglio conseguire gli obiettivi di mandato: sono queste alcune delle caratteristiche del nuovo regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, deliberato oggi dalla giunta comunale.
Il regolamento, che nel 2011 era già stato oggetto di modifiche di adeguamento alla Legge 150/2009, la cosiddetta Riforma Brunetta, è stato adesso rivisto radicalmente sulla base delle innovazioni introdotte in questo mandato amministrativo da tre elementi fondamentali.
In primo luogo, il Consiglio Comunale aveva deliberato a giugno del 2012 i nuovi criteri generali sull’ordinamento degli uffici e dei servizi. Successivamente, nell’estate 2012, la Giunta comunale ha operato una prima ristrutturazione organizzativa generale dell’Ente, riducendo il numero dei dirigenti e dei servizi. Infine, dal dicembre del 2012 ai primi mesi del 2013, le leggi sull’anticorruzione e sulla trasparenza degli incarichi pubblici sono intervenute a indicare nuove regole di comportamento per chi lavora nella pubblica amministrazione, prontamente adottate dall’amministrazione comunale nel Piano per la prevenzione della corruzione con la delibera di giunta del 6 giugno 2013.
I punti rilevanti di novità del regolamento sono ispirati a quanto scritto nel programma di mandato del Sindaco in materia di personale: il ridisegno della struttura organizzativa e dei suoi principali processi operativi, finalizzato ad incrementare l’efficacia e l’efficienza del servizio pubblico; la riduzione di tutti i costi, fissi e variabili, di funzionamento delle strutture comunali; il generale recupero di produttività delle strutture funzionali; la revisione di tutte le posizioni dirigenziali e di quelle dei responsabili dei servizi; la valorizzazione delle professionalità esistenti ai vari livelli dell’organizzazione; il miglioramento dei servizi ai cittadini e alle imprese.
Il nuovo regolamento, in coerenza con tutte le politiche sul personale operate fin qui dalla giunta, muove nel senso di una maggior corrispondenza dell’organizzazione interna dell’Ente alle esigenze dei cittadini e, dunque, di una sempre maggiore efficienza della struttura comunale.
Le modifiche apportate al nuovo regolamento interessano diversi ambiti. Le funzioni del segretario generale sono state dettagliate e integrate, in riferimento ai rapporti con la dirigenza – che coordina sotto il profilo giuridico –, alle competenze in materia di controllo strategico e di sistema dei controlli interni. L’organizzazione generale dei servizi è stata modificata. La precedente strutturazione gerarchica è superata a seguito della abrogazione per legge della figura del direttore generale, ma anche perché è stata prevista la soppressione delle cosiddette “aree dirigenziali” (ambiti di coordinamento di più servizi), sostituita da un’articolazione su un unico livello, composta dai servizi e dagli uffici di staff in diretto rapporto con il Sindaco.
Importanti modifiche hanno valorizzato il ricorso a forme organizzative flessibili, intersettoriali e finalizzate al lavoro per obiettivi, sia attraverso l’istituzione di unità di progetto, operanti per il tempo necessario a realizzare particolari progetti, e composte da personale afferente a diversi servizi; sia tramite la conferenza dei dirigenti che è di coordinamento delle attività generali dell’ente, e i comitati ristretti per singoli obiettivi trasversali. Sono state inoltre modificate le modalità dell’attribuzione degli incarichi dirigenziali, sottolineando la loro natura fiduciaria in rapporto con il Sindaco e rendendo più rigorosi i requisiti per gli incarichi ad interim. La nuova disciplina  del personale prevede inoltre criteri precisi: per l’assegnazione del personale ai singoli servizi, indicando come prioritaria la funzionalità al raggiungimento degli obiettivi; per la mobilità interna, anche prevedendo bandi e manifestazioni d’interesse per individuare figure atte a coprire esigenze organizzative degli uffici; per i cambi di profilo, a seguito di inidoneità o di riconversione e formazione del personale a nuovi obiettivi; per la definizione delle tipologie di lavoro da organizzare con servizi di reperibilità e turnazione. In generale la struttura dovrà rispondere a forme razionali di organizzazione del lavoro, coerenti con la valorizzazione del merito, l’ottimizzazione della produttività, e il rispetto degli obiettivi di governo: a questo scopo l’Ufficio Personale assume maggiore responsabilità, in rapporto agli altri servizi e rendicontando alla Giunta sulla sua attività.
Si è infine modificata nel senso del massimo rigore sia la disciplina degli incarichi esterni, limitando a 5.000 euro la soglia sotto la quale affidare direttamente gli incarichi (al di sopra si devono sempre seguire procedure di selezione pubblica), sia la disciplina degli incarichi extraistituzionali ai dipendenti. L’autorizzazione, rilasciata dal segretario generale, è prevista nel caso in cui non solo l’incarico non pregiudichi il pieno svolgimento del lavoro dentro l’ente, ma anche si dimostri possa rappresentare un arricchimento per l’ente stesso. Anche gli incarichi non remunerati e previsti dalla legge, che non necessitano di autorizzazione, devono essere preventivamente comunicati. In ogni caso, questi incarichi non possono essere più di tre all’anno e non devono superare complessivamente il 30% dello stipendio lordo percepito.
[quilici – uff. sindaco pt]
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[Lunedì 20 gennaio 2014 | 19:57 - © Quarrata/news]

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