di GRILLO PARLANTE
SAN MARCELLO-MONTAGNA. Ma io a differenza di Federica Fratoni, l’avvenente
Presidente della Provincia di Pistoia, non piangerò perché i cattivoni del
Governo Letta hanno deciso di eliminare questi Enti peraltro giudicati dalla
maggioranza del Parlamento e dagli Italiani come inutili fabbriche di spesa
eroganti benefici e prebende cospicue a chi, sempre in maggior numero, entra a
far parte delle loro caste o che entrano in quei sereni rifugi allestiti per
funzionari rampanti o per i tanti politici trombati.
Come è facilmente verificabile la
Provincia a Pistoia ora è un ente che – tra dirigenti, funzionari, dipendenti,
portaborse e via di seguito – raccoglie gran parte degli esponenti di quei
partiti che da troppo tempo guidano, malamente, questo ed altri Enti affollati
di uscieri ed ex funzionari di partito che in quattro e quattr’otto hanno poi
avuto libero accesso per salire ai ruoli superiori spesso non avendone affatto
la necessaria competenza o eletti (si fa per dire) nelle liste bloccate della
Camera e del Senato, oppure nominati presidenti e componenti dei consigli di
amministrazione nelle cosiddette “Società Partecipate”, nelle banche e fondazioni
delle stesse o vanno ad infoltire i dirigenti amministrativi delle Asl.
Si tratta di personaggi assai noti e
quasi sempre gli stessi che con estrema facilità passano da una cadrega
all’altra occupando posizioni di comando ottenute anche con alleanze
trasversali (Curia, Banche, Massoneria e via di seguito). Posizioni che pur difese
con i denti ora traballano perché alle insidie dei renziani si aggiunge la
diminuzione dei posti a tavola derivanti dall’eliminazione delle Province. Tant’è
che alcuni sindaci ed assessori (tra essi quelli che si sono dati daffare per
non trasformare la Comunità Montana in Unione dei Comuni) per evitare la caduta
di sella hanno dato vita ad un associazione privata (il Comitato per il Comune
Unico della Montagna pistoiese) assai contestata dalla popolazione locale.
Con questa manovra si vorrebbe
evidentemente coprire
- la disastrata conduzione della Comunità Montana
- macroscopici errori della reindustializzazione di Campotizzoro
- lo smantellamento dell’Ospedale Pacini di San Marcello
- la pessima gestione delle foreste demaniali
- il disinteresse circa il mantenimento in vita della ferrovia Porrettana
- la trascuratezza in cui versano le strade provinciali e regionali
- il trasferimento alla Provincia delle deleghe sul turismo ora utilizzate per promuovere quei territori da cui chi comanda raccatta più voti
- le illusioni create tra i giovani con i corsi per guide forestali, turistiche
- le pasticciate iniziative delle strade dei Sapori e dei Colori
- le trasferte intercontinentali a beneficio di pochi Eletti con cui si assicurava di promuovere il territorio e via di seguito
- i ridotti servizi sanitari e quelli sociali, pressoché inesistenti in montagna.
Ora la “catulliana puella” si lamenta
perché le tolgono di mano il potere.
E di questo accusa Stato e Regione di
non conoscere quella sussidiarietà che – come la Regione – anche la Provincia
si è guardata bene dall’osservare tra il colpevole disinteresse di quei “Sindaci
Comunoni Dynamoni” e, purtroppo, della
stampa quotidiana locale che sulle sue cronache non si perita di sostenere che
con gli Itinerari musicali si riporta la gente in montagna!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 2 agosto 2013 | 12:38 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.