sabato 3 agosto 2013

SANITÀ, FIRMATI I PATTI TERRITORIALI. RIGUARDANO VALDICHIANA, CASENTINO E VALTIBERINA


A loro tutto e a San Marcello niente?

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Leggete questo link relativo a quanto indicato in oggetto
Leggendolo da inesperto, mi sembra che in questi 3 ospedali poco sia cambiato, rimanendo aperte/attive anche le attività della chirurgia programmata. 
Così per gli ospedali delle tre vallate, oltre al mantenimento dell’attuale offerta di servizi, si prevede una sorta di specializzazione (ospedali focalizzati) per alcuni interventi chirurgici specialistici o di bassa complessità, ma di importante impatto sulle liste di attesa. Questo sarà possibile grazie alla formazione di equipe chirurgiche aziendali dedicate che opereranno su tutti gli ospedali provinciali.

Ho l’impressione che in Regione abbiano preso atto che la protesta sta salendo e, dopo aver “sacrificato” l’ospedale di San Marcello, si guardano bene di prendere un’altra iniziativa di smantellamento.
L’impressione è che alla fine di questo percorso, gli unici a rimanere senza ospedale saranno i cittadini della Montagna Pistoiese.
Flavio Ceccarelli
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[Sabato 3 agosto 2013 | 09:51 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. IL GRILLO PARLANTE

    Purtoppo ognuno ha gli amministratori che ha votato e che - alla luce dei fatti- forse si merita. Sindaci che -con la lodevole eccezione di quelli di Abetone e di Sambuca - hanno speso gran parte del loro tempo a propugnare il cosiddetto Comunone Dynamome e a non fare aprire il sipario sugli sciagurati scenari della Comunità Montana implicanti ruberie da parte di amministratori (costretti soltanto a restituire il maltolto ),da funzionari disonesti e da dirigenti incapaci.

    Senza peraltro far mancare "l'ammuina" dimostrata quando c'era da indossare la fascia e le pettorine per illuderci che si battevano per la salvaguardia dell'Ospedale di San Marcello, degli uffici postali, dei senza lavoro della montagna e via di seguito.

    I risultati sono quelli che sono e che derivano da amministratori senza palle ma capacissimi di raccontarci tante balle sempre puntualmente avallate da Oreste Giurlani, assopigliatutto e responsabile regionale del Uncem (Unione Nazionale Enti e Comuni Montani).

    Unica speranza rimasta ai montanari è che gli elettori si sveglino e mandino a casa tutti gli amministratori menefreghisti, inetti, incapaci
    a difendere gli interessi di tutti ma - come attesta l' affaire "La Frassa- espertissimi a utilizzare la carica per fare i propri interessi.

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  2. L’affare “ la Frassa” , grande operazione: “ utilizzare la carica per fare i propri interessi” sono 4 anni che va avanti così, ma gli ex sindaci Lauri e Nesti, mentre si perpetrava questo scempio di denaro, come tanti altri, dove sono stati?
    E’ chiaro, per quello che anche loro hanno combinato, non possono che stare zitti. Uno di questi due, se non addirittura tutti e due, si vocifera siano i prossimi candidati alla seggiola comunale, quindi: minestra avariata e riscaldata, ancora più puzzolente, speriamo i cittadini abbiano buona memoria.
    Grillo, lo sa che sul tratto di strada a Pian degli Ontani oltre le Poste/ vecchia scuola non ci sono, o meglio sono stati tolti i cartelli del divieto di sosta, quindi ordine stradale alla napoletana, tipo Quartieri Spagnoli/Forcella e zona off limits per le forze dell’ordine per fare multe ai mezzi che ostruiscono il traffico.
    Lo sa che in quel tratto di strada si può cantare e suonare fino alle 3 del mattino e tutti zitti, se poi c’è un muratore che nel pomeriggio verso le 15,00 per sbaglio, gli cade un martello, arrivano i vigili.
    Grillo, Lei ha menzionato alcuni passaggi infelici, dall’indossare la fascia tricolore alle pettorine, ma c’è anche altro, le cassettate di lettere ricevute, addirittura di chi aveva votato i candidati a lui avversari per perorare l’investitura ad assessore del Sig. S.G. per arrivare alle firme per il ripristino del guado alla Frassa, voluto con fermezza e determinazione dai cittadini delle Costi e Case Mori e da tutti quei genitori che vi abitano con figli che vanno a scuola.
    Anche su questo, stendiamoci un pietoso velo, tutte balle e tutte certificate, basta leggere i verbali dei vari consigli comunali.
    Grillo, l’importante è che da qui a fine mandato una piccola alluvione o un semplice acquazzone venga e ci sia un altro guado da rendere transitabile, ma se poi non viene, poco importa, un’altra strada tipo la Voltraia - Catino da sistemare la trova.
    Se non sbaglio ad un ex sindaco, Enzo Lenzini, per il suo rigore morale, l’impegno, l’imparzialità, il mettere l’interessi dei cittadini prima dei suoi, a fine mandato è stata data una importante onorificenza. Immaginiamo quante ne dovranno dare a questo.
    Una la propongo io, alla perspicacia, per aver capito fin dal primo suo incontro con la ASL 3 quella che era la riorganizzazione / smantellamento dell’ospedale Pacini.

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