venerdì 17 gennaio 2014

PUÒ SEMPRE DIMETTERSI…


Carla Breschi e il ‘Nutigate’

O vinci al Totocalcio o sposti la chiesa o vai in Perù. A Machu Picchu. Lo disse Francesco Nuti in Madonna che silenzio c’è stasera.
La lapidaria e surreale considerazione del comico fiorentino mi è venuta in mente leggendo la lettera di morigerata indignazione (da questo quotidiano accolta e pubblicata integralmente) che ha scritto la consigliera Carla Breschi a proposito dell’ultimo contrattempo istituzionale, ribattezzato, perché così lo scandalo è compiuto, perché così è americano, e allora vale il doppio, Nutigate.

Si è detta indignata di e da questa politica, la consigliera renziana del Pd: tanto da sentire la necessità, lunedì scorso, di abbandonare, seduta stante, la riunione del Consiglio comunale in corso d’opera perché morsa allo stomaco.
Dopo aver preso un confetto di buscopan però si è anche preoccupata di perdonare l’assessore e di spendere parole di elogio per il Sindaco, gli stessi che hanno tristemente animato il dibattito e le hanno imposto di abbandonare la sala.
Carissima Carla Breschi: o vince le elezioni e detta le regole (vince al Totocalcio), o propone, combattendo una guerra senza fine, una vera e propria rivoluzione copernicana (sposta la chiesa).
Oppure rassegna le dimissioni. E va in Perù. A Machu Picchu.
f & s
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[Venerdì 17 gennaio 2014 | 10:24 - © Quarrata/news]

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