Carla Breschi e il ‘Nutigate’
O vinci al Totocalcio o sposti la chiesa o vai in Perù. A
Machu Picchu. Lo disse Francesco Nuti in Madonna che silenzio c’è stasera.
La lapidaria e surreale considerazione
del comico fiorentino mi è venuta in mente leggendo la lettera di morigerata
indignazione (da questo quotidiano accolta e pubblicata integralmente) che ha
scritto la consigliera Carla Breschi a proposito dell’ultimo contrattempo
istituzionale, ribattezzato, perché così lo scandalo è compiuto, perché così è
americano, e allora vale il doppio, Nutigate.
Si è detta indignata di e da
questa politica, la consigliera renziana del Pd: tanto da sentire la necessità,
lunedì scorso, di abbandonare, seduta stante, la riunione del Consiglio comunale
in corso d’opera perché morsa allo
stomaco.
Dopo aver preso un confetto di buscopan però si è anche preoccupata di perdonare l’assessore e di spendere
parole di elogio per il Sindaco, gli stessi che hanno tristemente animato il
dibattito e le hanno imposto di abbandonare la sala.
Carissima Carla Breschi: o vince le
elezioni e detta le regole (vince al Totocalcio), o propone, combattendo una
guerra senza fine, una vera e propria rivoluzione copernicana (sposta la
chiesa).
Oppure rassegna le dimissioni. E va in
Perù. A Machu Picchu.
f & s
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[Venerdì 17 gennaio 2014 | 10:24 - © Quarrata/news]
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