sabato 11 gennaio 2014

ICI E TARSU DI PESCIA: INTERVIENE IL PD


Seri dubbi e riserve sulla correttezza di tutta l’operazione di recupero

PESCIA. Stiamo seguendo con attenzione la vicenda degli avvisi di accertamento, Ici e Tarsu, che a nome del Comune di Pescia, una società di Mondovì (Cuneo), ha inviato ai Cittadini della nostro territorio.
Premesso che consideriamo la lotta all’evasione fiscale una priorità è evidente che questa va condotta con tempestività, professionalità e trasparenza. Da quello che emerge, quanto avvenuto, non corrisponde a nessuno di questi criteri.

Analizzando meglio la situazione possiamo affermare che non vi sia stata tempestività, in quanto gli accertamenti sono stati inviati a pochi giorni dalla prescrizione (che è di ben cinque anni), non vi e stata professionalità in quanto molti degli avvisi, per quello che abbiamo potuto verificare direttamente, sono errati, non vi è stata trasparenza perché il Comune di Pescia non ha informato né sulla stampa né sul sito web che sarebbero arrivati degli accertamenti da Areariscossioni SpA, tanto che qualcuno ha anche pensato a un tentativo di truffa.
Andando più a fondo, seppure dall’Amministrazione non siano arrivate informazioni dirette, sembra che gli avvisi di accertamento superino il numero di 3.000 e che il gettito atteso sia oltre 1,3 milioni di euro, numeri importanti ma che avrebbero dovuto far riflettere. O siamo di fronte a una evasione di livello altissimo (Viene da chiedersi dove erano i nostri Amministratori mentre questa si consumava?) o c’è qualcosa che non quadra, e qualcosa sembra non quadrare… almeno nei documenti che abbiamo potuto controllare vi sono errori; tanto da sembrare che la soc. di Mondovì abbia lavorato su dati errati, incompleti o non aggiornati.
Per finire, negli avvisi è indicato un numero telefonico (per informazioni) e la Commissione Tributaria di Cuneo per eventuali ricorsi. Al di là di inutili tecnicismi (che ci riserviamo di esporre nelle sedi opportune) vorremmo sapere come fa un’Amministrazione locale a creare le condizioni per cui un Cittadino, che riceve una contestazione da 100 Euro, debba andare a Cuneo per avere giustizia? È possibile che questo diventi uno strumento per evitare i ricorsi? È un modo insomma per far pagare chi ha già pagato e lasciare gli evasori, quelli veri, tranquilli?
È possibile inoltre che, a fronte di numeri così importanti, non sia stato predisposto un ufficio dove i cittadini possono chiarire le proprie posizioni? In caso si confermi che il Comune ha fornito dati errati chi paga i danni? Chi risarcirà i cittadini che hanno ricevuto richieste infondate?
Sono tutte domande alle quali vorremmo una risposta dal Sindaco, per questo abbiamo presentato un’interpellanza per il prossimo Consiglio Comunale, ma pensiamo sarebbe utile anche un intervento diretto a mezzo stampa, che vorremmo sollecitare.
Il Segretario dell’Unione Comunale
Marco Guerri
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[Sabato 11 gennaio 2014 | 11:38 - © Quarrata/news]

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