PISTOIA. L’amico Antonio Nardi non se la prenderà se, in suo onore, osiamo riprendere un suo amareggiato intervento sulle disgraziate condizioni d’Italia, schiava di Roma e del Quirinale.
Scrive:
Curzio Malaparte scrisse un aureo libretto intitolato Tecnica del colpo di stato. Leggetelo. Vi potrebbe servire a vincere le elezioni, se qualcuno tiene davvero a presentarsi.
Lasciate perdere le convention motivazionali. Non servono, se preludono a comportamenti sinceri. Servono solo come base di futuri inganni. Quindi, se siete candidati che amano la verità, dovreste evitarle.
Fatevi invece una cultura e una ragione con il trattato di Malaparte o qualsiasi altro testo, il De Principe del gesuita Mariana, per esempio, che nei secoli precedenti ha seriamente teorizzato la rovina del tiranno. Al trattato di Malaparte metterei in apertura una avvertenza generale intitolata Prima di tutto il Quirinale.
L’Italia risorgerà quando quel ridicolo palazzo sarà raso al suolo. Ci ha fatto solo del male e porta sfiga. Ha ospitato di tutto: papi inaffidabili, re tragicomici, presidenti eccessivi e presidenti sfinge. Ha ospitato i Papi in estate, come fossero signori in villeggiatura. Ha ospitato Vittorio Emanule III, di gamba corta ma vispa quando si trattò di scappare. Ha ospitato Einaudi, che, senatore del regno, restò muto quando le leggi razziali arrivarono in aula. Ha ospitato Pertini, che, pur socialista, stravedeva per lo scaltro Berlinguer, facendo finta di ignorare che quello ordiva la morte del PSI di Craxi.
Ora ospita Napolitano, che ha trovato il modo, con gli Italiani nel dolore per le quattro periclitanti palanche di pensione, di dare un vitalizio di lusso al solito Monti: circa 20.000 stramaledetti euro al mese, per tutta la vita. Il quale Monti li cumulerà alle infinite prebende che si è meritato facendo il jolly della politica italiana. Ma come ha fatto questa gente, che se avesse una idea morirebbe di solitudine, che non ha talento, ad essere così reputata?
Se l’Italia è in queste condizioni non è colpa anche di questi “salvatori della patria” da paese dei campanelli? Sapete che Draghi, che siede ai vertici delle casse europee, si è laureato con una tesi che sparlava di brutto della moneta, l’euro, che ora dovrebbe difendere?
Vi fidate voi di questi signori? Se vi fidate, auguri!
Date retta, ogni volta che andate a Roma date una grattatina alla base del Quirinale facendo finta di legarvi una scarpa. Gratta oggi, gratta domani vuoi vedere che quella casamatta viene giù. Se no, siamo fregati. Solo una precauzione: accertatevi che non vi siano i cavalli dei corazzieri.
Comunque sarò lì anch’io e andrò a vedere.
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[Venerdì 11 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]
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