MONTALE-PIANA. Abbiamo ricevuto e pubblichiamo il seguente
comunicato-stampa proveniente dai Comitati antinceneritoristi.
È forse in vista dell’imminente
autocelebrativo convegno nazionale – per l’asserita compatibilità ambientale
degli inceneritori previsto il 2 e 3 prossimi – che la Provincia ha deciso di
rendere finalmente pubblici, con scandaloso ritardo di oltre 6 mesi, alcuni
verbali delle riunioni del Tavolo Istituzionale di questo anno con l’interessante
nota della Dott.ssa Gentilini presentata nella riunione del 7.04.11
(http://www.provincia.pistoia.it/AMBIENTE/el_InformazioneAmbientale.http://www.provincia.pistoia.it/AMBIENTE/el_InformazioneAmbientale.asp).
In questa lettera, tenuta finora al
chiuso nei cassetti della Provincia, la stimata oncologa si rammarica delle
mancate risposte alle sue precedenti puntuali richieste e cioè la disponibilità
dei verbali del Tavolo Tecnico, le copie dei risultati analitici e i dati
relativi ai tumori già recuperati per i Comuni di Montale e Agliana con la
collaborazione dei medici di famiglia. Nella sua nota, oltre a queste
richieste, la Dott.ssa Gentilini formula precise denunce sull’inquinamento del
territorio, la catena alimentare e la mancanza di controllo dell’impianto. In
risposta alle sue richieste, fatte nella sede propria del Tavolo Istituzionale,
vengono fornite alcune risposte da parte del dirigente Dott. Merendi che, con
lettera del 19.05.11, formula alcune affermazioni sconcertanti e
documentalmente confutabili non essendo vero, infatti, che nessuno degli Enti
Pubblici avesse richiesto la sospensione dell’attività dell’impianto.
Sempre il Dott. Merendi sembra
curiosamente ignorare che, proprio a seguito della riunione del 3 marzo, l’Asl
aveva richiesto «…l’immediata sospensione dell’Autorizzazione Aia» qualora la Provincia avesse verificato la mancanza di «un adeguato controllo gestionale»
(http://www.provincia.pistoia.it/AMBIENTE/InformazioneAmbientale/TermovalorizzatoreMontale/SuperamentoSogliaLivelloAttenzione/26_NOTA%20ASL_3%20PISTOIA%20PROT10491%20DEL%208_3_2011.pdf).
Peccato che la Provincia di Pistoia – una volta che è costretta a prendere atto
delle evidenti mancanze di controllo gestionale – non ne tenga conto, anzi, le
ignori appieno.
A riprova di questo grave atteggiamento
il Dott. Merendi – nella sua lettera del 19.05 appena pubblicata – non fornisce
alcuna risposta alla puntuale denuncia formulata nel Tavolo Istituzionale dalla
Dott.ssa Gentilini (punto 10 della sua nota a verbale) circa le numerose e
ripetute violazioni di legge e anche dell’Aia , relative al «sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni» (Smce), rilevate dalla struttura specialistica regionale
dell’Arpat; http://www.provincia.pistoia.it/AMBIENTE/InformazioneAmbientale/TermovalorizzatoreMontale/Gruppo5/ControlliARPAT/RapportoARPAT_Anno2010.pdf(vedasi da pag. 27 a pag. 34).
Violazioni simili a quelle che in
provincia di Lucca, hanno portato alla chiusura dell’inceneritore di
Pietrasanta ma che non hanno avuto alcuna conseguenza per l’impianto montalese.
Nel frattempo la Provincia di Pistoia – in ossequio al sempre asserito, ma
anche spesso calpestato – “principio di trasparenza”, ha provveduto a garantire
l’oscuramento dei dati relativi ai controlli seguenti il mese di agosto 2011,
che non sono mai stati disponibili sul sito web istituzionale. I Comitati sono
indignati e preoccupati per questa condizione di diffusa reticenza e hanno già
denunciato queste clamorose e gravi incongruenze.
La storia dell’inceneritore di Montale
insegna che il silenzio – lungi dall’essere d’oro – è spesso necessario alla
copertura di ulteriori, incresciose e pesanti “magagne” probabilmente più garantite
se c’è opacità istituzionale.
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[Giovedì 24 novembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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