PISTOIA. In una lettera pubblicata oggi sul Tirreno, il presidente
del Consiglio Comunale di Pistoia scrive:
Via il management
Profonda pulizia
in Finmeccanica
Il quadro che emerge dalle ultime
notizie è che Finmeccanica ha espresso un gruppo dirigente più orientato alla gestione
del potere che alla produttività delle aziende e al rilancio. AnsaldoBreda ne è
il primo esempio, è stata la vittima principale di questa politica aziendale.
Ne è riprova il fatto che uno dei pochi mercati in espansione come quello
ferroviario sia stato abbandonato a se stesso dichiarando poi che questo
settore non era più strategico. È per questo che concordo con chi oggi parla
della necessità di una radicale e profonda pulizia del gruppo dirigente di
Finmeccanica. L’augurio è che AnsaldoBreda rimanga pubblica con un serio piano
di rilancio.
Marco Vettori
(presidente
del consiglio comunale)
Anche noi ci auguriamo che Finmeccanica
venga ripulita da cima a fondo, soprattutto perché, come cittadini, saremmo
anche stanchi di dover sempre pagare le tangenti che l’azienda ha riversato
nelle tasche dei politici, come sembra che stia per dimostrare il lavoro della
magistratura.
È un peccato però che Vettori imposti
il discorso a rovescio, come se guardasse in un binocolo dalla parte delle
lenti grandi e non da quella delle lenti piccole, cioè dei veri oculari.
Per un politico di vecchio pelo non
capire – o non voler capire – che un’azienda e una dirigenza non nascono con l’idea
di orientarsi più alla gestione del potere che alla produttività e al rilancio
è, come si dice, una gravis culpa, una pècca non piccola.
Da che mondo è mondo, sono i politici
che vanno a battere cassa alle porte delle aziende. Da che mondo è mondo sono
sempre loro a chiedere e non le aziende (specie se pubbliche) a offrire in
prima battuta. Perché pagare, in termini mafiosi e di corruzione, corrisponde all’idea
del pizzo e non a quella del dono volontario e ricco di soddisfazioni.
Vettori dovrebbe leggere con più
attenzione questi servizi (vedi) del Corriere e di Repubblica.
Da cui vedrà che erano i politici a chiedere le zucchine per il risotto e
non già la dirigenza di Finmeccanica – motu
proprio, di propria spontanea volontà – a
offrire le proprie verdure al ‘mercato ortofrutticolo’.
Ecco perché, a questo punto, è meglio
che si pensi a privatizzare. Anche la Breda.
Le zucchine ci saranno
ugualmente, ma almeno – si spera – non dovranno essere così evidentemente
pagate dalla gente del popolo che Vettori rappresenta.
Lo pensa anche Monti, che sembra essere
piuttosto gradito dal Pd, no?
e.b. blogger
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[Giovedì 24 novembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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