PISTOIA. Stamattina rubo ancora un post dal blog del caro Antonio Nardi, di cui apprezzo il graffio cattivo (vedi)…
Non ci ha risparmiato
una sola guerra
Viva la Pace. E chi non la vuole? Pistoia poi è la capofila fra le città della pace. Ogni anno riunisce troni e dominazioni e li rispedisce carichi di targhe, statue, pergamene, cappellini e cotillon tutti marcati “premio della pace”.
Benché sia una città di cacciatori, nessuno ha ancora impallinato la colomba. La quale però è perplessa. Da quando c’è questo premio non riesce a volare altrove. Resta a Pistoia, come trattenuta da una forza immateriale.
Anch’io sono perplesso. Avete fatto caso che questo premio non sposta niente nel vasto e merdoso mondo.
Pace, pace, pace. Pistoia premia i paladini dell’umanità e intanto le guerre continuano. Anzi, aumentano. Il premio La Pira non ha evitato una guerra che una guerra.
L’ultima, quella di Libia, è ancora lì con il corpo sfigurato di Gheddafi fra sangue e olio nero.
Io, questi premi, li abolirei.
Sono solo riti consolatori, confezionati a colpi di eminenze, di eccellenze, di prefetti, di “te deum” e di messe over size.
Non spostano niente. Anzi, sono un po’ come la carità autoritaria di Pontiggia: mettono voglia di essere cattivi.
Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Domenica 13 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.