PISTOIA. Il presidente del consiglio comunale lancia, sul Tirreno,
un appello a favore della Breda e chiama a raccolta tutti gli amministratori
della provincia perché scendano a Roma compatti, con gonfaloni e uomini:
Appello
Tutti a Roma
coi lavoratori Breda
Venerdì c’è un appuntamento al quale
non si può rinunciare.
È quello che viene indicato come “un
giorno di lotta a Roma in difesa della nostra azienda madre”.
È in difesa del suo ruolo pubblico, per
il suo rilancio contro la vendita a privati con il solo scopo di smantellarla prendere
le commesse e togliere un concorrente dal mercato.
Il risultato sarebbe di colpire a morte
il settore pubblico dei trasporti collettivi, rendere più povere le economie
locali con i risvolti sociali drammatici che stanno purtroppo di fronte a noi.
A Roma assieme ai lavoratori della
Breda, ai loro rappresentanti sindacali ci devono essere tutti gli
amministratori della Provincia e non solo.
È per questo che mi sento di fare un
appello per invitare alla partecipazione gli amministratori dei vari Comuni di
tutta la Provincia con il proprio gonfalone e con il proprio rappresentante per
sostenere quella lotta che è di tutti e per tutti.
Io ci sarò, a fianco di giovani operai
ed impiegati ma voglio precisare che per me la battaglia va intrapresa perché l’azienda
rimanga pubblica e leader di un industria nazionale di proprietà dello stato.
Partecipiamo in tanti perché oggi il
lavoro, la sua condizione è l’emergenza primaria, ed è per questo che dobbiamo esserci.
Senza lavoro non c’è dignità non c’è
futuro, maggiormente ora che si confermano i sacrifici sulle spalle dei
lavoratori, dei pensionati e dei precari.
Dobbiamo stare dalla loro parte.
Marco Vettori (presidente
del consiglio comunale)
Non
posso dire di non condividere il contenuto umano dell’appello, ma devo
sottolineare – con il solito disincantato cinismo – che Vettori non si rende
conto della realtà della storia. E, ripeto, nonostante che le sinistre siano
sempre state le antesignane del vessillo della storia, alla quale si sono
sempre rifatte col dire che non si vive il presente se non si conosce il
passato.
Parlare di Stato oggi – a prescindere dalle
necessità e dalle condizioni dei dipendenti della Breda – è quantomeno
ridicolo, perché è una prospettiva che cerca di rovesciare il binocolo con cui
tutti, a partire dal Pd finanzista e liberista, guardano al
mondo.
Quanto al sostegno che la politica può
dare ai lavoratori pistoiesi, essa, forse, avrebbe dovuto pensarci prima e in
altro modo, se – come abbiamo pubblicato su questo stesso blog, ma con esempi
illustri del Corriere e di Repubblica – il contributo, che la “nobile arte della chiacchiera a
vuoto” ha recato alla prosperità delle aziende di proprietà statale, si è
risolto in un quasi continuo versamento di zucchine (vedi) ai
politici mangioni: una tangentopoli che ha fatto solo danni.
Questa è la verità.
e.b. blogger
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[Domenica 20 novembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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