Le assurde vicende di ‘Zucca barucca’
PISTOIA. Trafiletto della Nazione:
Piazza sala il mercatino
Nuove regole
per salvare
Zucca Barucca
«Zucca Barucca chiuderà o no?». Mentre
dall’amministrazione si assicura che è in arrivo un regolamento che ne consenta
la sopravvivenza, ieri, in Consiglio comunale è riecheggiata la domanda sulla
possibile fine del mercatino artigianale della Sala, che dopo 18 anni rischia
di non svolgersi più a causa – hanno spiegato gli operatori – delle troppe
multe inflitte in questi anni dalla polizia
municipale. A sollevare la
questione in aula, ieri, il capogruppo Verdi-Arcobaleno su Pistoia Andrea
Fusari ma per la prosecuzione del mercatino sono intervenuti anche Margherita
Semplici, consigliere Pdl; Andrea Betti, capogruppo Idv; Giampaolo Pagliai,
capogruppo Udc; e Giuliano Guiducci, del Pd. Rispondendo agli interventi, l’assessore
al commercio Barbara Lucchesi ha detto di avere avuto molti incontri con gli
organizzatori. «Abbiamo una legge del commercio che vieta la partecipazione di
operatori che non siano imprenditori con tanto di partita Iva. Dal 2009 abbiamo
fatto un percorso per regolarizzare e salvare quel tipo di inziativa. L’intransigenza
non nostra ma dell’altra parte ha fatto sì che il percorso non si concludesse —
ha affermato Lucchesi —. In altri comuni non si controlla come a Pistoia.
Quanto al regolamento che si sta predisponendo, le consultazioni stanno per
concludersi e dalla prossima settimana il testo potrà essere consegnato alla
commissione consiliare».
Il problema di questa città è il fatto
di essere strutturalmente organizzata come un’area protetta delle eccellenze.
Il Comune – prima Pci e oggi il Pd, che
ne è il più diretto epigono e senza soluzione di continuità – parte dal
presupposto che, così com’è Pistoia, è il mondo più perfetto possibile.
Pistoia fa, insomma, concorrenza, al
mondo di Candido: come lei non c’è nessuna, per citare una canzone
famosa.
Ecco perché proliferano regoli, regole,
regolizie, regolazioni, regolate, regolarità nella maniera più regolare
possibile.
Saltano i muri di Berlino e qui si
ricostruiscono le mura – in tutti i sensi: anche col rischio di rendere sempre
più buie le vie che avrebbero bisogno di luce – purché siano delle vere e
proprie barricate e ostacolino, sempre e comunque, tutto e tutti.
E stamattina ce lo ribadisce l’assessore
Lucchesi che, con la sua ampia visione del mondo, dopo aver detto che a Pistoia
non c’era degrado, ha dovuto votare un altro regolamento inutile: il biblico decalogo
del vivere civile in città, la regola delle regole.
E questa sarebbe la migliore città del
mondo? La città ideale?
Lettura consigliata per tutti: L’umorismo
di Luigi Pirandello.
Potrebbe insegnare molto.
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 29 novembre 2011– ©
Quarrata/news 2011]
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