martedì 29 novembre 2011

PISTOIA. IL COMUNE E I SUOI LIMITI OGGETTIVI


Le assurde vicende di ‘Zucca barucca’

PISTOIA. Trafiletto della Nazione:

Piazza sala il mercatino
Nuove regole
per salvare
Zucca Barucca

«Zucca Barucca chiuderà o no?». Mentre dall’amministrazione si assicura che è in arrivo un regolamento che ne consenta la sopravvivenza, ieri, in Consiglio comunale è riecheggiata la domanda sulla possibile fine del mercatino artigianale della Sala, che dopo 18 anni rischia di non svolgersi più a causa – hanno spiegato gli operatori – delle troppe multe inflitte in questi anni dalla polizia
municipale. A sollevare la questione in aula, ieri, il capogruppo Verdi-Arcobaleno su Pistoia Andrea Fusari ma per la prosecuzione del mercatino sono intervenuti anche Margherita Semplici, consigliere Pdl; Andrea Betti, capogruppo Idv; Giampaolo Pagliai, capogruppo Udc; e Giuliano Guiducci, del Pd. Rispondendo agli interventi, l’assessore al commercio Barbara Lucchesi ha detto di avere avuto molti incontri con gli organizzatori. «Abbiamo una legge del commercio che vieta la partecipazione di operatori che non siano imprenditori con tanto di partita Iva. Dal 2009 abbiamo fatto un percorso per regolarizzare e salvare quel tipo di inziativa. L’intransigenza non nostra ma dell’altra parte ha fatto sì che il percorso non si concludesse — ha affermato Lucchesi —. In altri comuni non si controlla come a Pistoia. Quanto al regolamento che si sta predisponendo, le consultazioni stanno per concludersi e dalla prossima settimana il testo potrà essere consegnato alla commissione consiliare».

Il problema di questa città è il fatto di essere strutturalmente organizzata come un’area protetta delle eccellenze.
Il Comune – prima Pci e oggi il Pd, che ne è il più diretto epigono e senza soluzione di continuità – parte dal presupposto che, così com’è Pistoia, è il mondo più perfetto possibile.
Pistoia fa, insomma, concorrenza, al mondo di Candido: come lei non c’è nessuna, per citare una canzone famosa.
Ecco perché proliferano regoli, regole, regolizie, regolazioni, regolate, regolarità nella maniera più regolare possibile.
Saltano i muri di Berlino e qui si ricostruiscono le mura – in tutti i sensi: anche col rischio di rendere sempre più buie le vie che avrebbero bisogno di luce – purché siano delle vere e proprie barricate e ostacolino, sempre e comunque, tutto e tutti.
E stamattina ce lo ribadisce l’assessore Lucchesi che, con la sua ampia visione del mondo, dopo aver detto che a Pistoia non c’era degrado, ha dovuto votare un altro regolamento inutile: il biblico decalogo del vivere civile in città, la regola delle regole.
E questa sarebbe la migliore città del mondo? La città ideale?
Lettura consigliata per tutti: L’umorismo di Luigi Pirandello.

Potrebbe insegnare molto.
e.b. blogger
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[Martedì 29 novembre 2011– © Quarrata/news 2011]

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