di Luigi Scardigli
Gli animali le sono sempre piaciuti, sin da bambina. Ma è
stato intorno ai diciotto anni che Ilaria Innocenti, da qualche anno
responsabile nazionale del settore cani e gatti della Lav (Lega anti
vivisezione), unica pistoiese, ha deciso che avrebbe speso la sua vita in nome
e per conto degli animali, con quella coerenza che, in alcuni casi – e questo
lo è in modo straordinario – parrebbe indispensabile.
«Ho deciso, un bel giorno – ha raccontato Ilaria dinanzi d un
calice di rosso, di ottima annata – che della carne di qualsiasi animale ne
avrei potuto e dovuto fare a meno, per sopravvivere. Sono arrivata a 42 anni
tutto sommato discretamente e se da oltre venti, lavorando con solerzia e
sollecitudine, pur non mangiando carne, pesce e derivati, riesco ancora a stare
in piedi e a occuparmi delle migliaia di cose che curo, beh, non posso che
concludere che di quello a cui ho rinunciato, oltre a me, potrebbero farne a
meno anche tutti gli altri».
È nata a Firenze, Ilaria, ma vive a Pistoia, nonostante la
sua vita sia in viaggio permanente, con la valigia pronta dietro la porta di
casa, ovunque occorra la mano e soprattutto la mente di chi vuol difendere il
diritto dei nostri più adorati compagni quotidiani a quattro zampe.
«Dopo aver fatto importanti e indispensabili esperienze, in
qualità di volontaria, all’intero di varie associazioni, sono riuscita
finalmente ad arrivare alla Lav e, nel giro di poco tempo, a conquistare
fiducia e stima da parte dei suoi vertici, che mi hanno presto nominata
responsabile nazionale di cani e gatti. Al di là della quotidiana attività che
svolgo in collaborazione con colleghi e una moltitudine indiscriminata di
persone meravigliose che appartengono alla categoria dei volontari, sono felice di potermi fregiare di essere stata una
delle artefici della legge 201 del 2010, norme che hanno introdotto nel codice
penale il reato di traffico illecito di cuccioli, un mercato florido e
disgustoso che affonda le proprie radici soprattutto nei Paesi dell’Est Europa».
Laureata in filosofia all’Università di Firenze, Ilaria
Innocenti vive sospesa alla ricerca di randagi da salvare, di animali da
sterilizzare e continue campagne di sensibilizzazione e informazione da promuovere.
«Andiamo e siamo ovunque ci sia bisogno di noi – aggiunge
Ilaria, con un filo di orgoglio letteralmente risucchiato dalla stanchezza di
un’altra giornata vissuta intensamente –: in
giro, anche tra i possessori di cani e gatti, non c’è la dovuta e necessaria
informazione; ogni passo fatto, tutte le informazioni date non possono che
assicurarci un futuro il meno atroce possibile per uno dei nostri difesi».
Ilaria Innocenti, nello specifico, si occupa,
essenzialmente, di prevenzione del randagismo e promuove, sistematicamente,
campagne di sensibilizzazione informative e in favore della sterilizzazione.
«Sono due momenti essenziali per la dignitosa sopravvivenza
di cani e gatti; con la sterilizzazione, poi, oltre a bloccare le nascite
indiscriminate di cuccioli destinati al tragico rito dell’abbandono, si tutela,
contemporaneamente, la loro salute, evitando patologie spesso letali».
Oltre alla legge 201 promulgata lo scorso anno, fiore all’occhiello
della Lav italiana, Ilaria Innocenti – filosofa del pensiero debole, ma non
certo inespresso, dei cani e dei gatti –, è stata
promotrice e responsabile di alcuni progetti nazionali, come «I cani di Pompei», nel
2009, in collaborazione con la Protezione Civile e «Dalla parte degli animali», campagna
e mobilitazione promosse nella provincia di L’Aquila proprio all’indomani della
tragedia del terremoto.
«Sono un’inguaribile gattara
– così, ama definirsi Ilaria Innocenti –: con
sette gatti in casa e tutti quelli che vivono sparsi nel mondo nel cuore. Non
ho ancora capito cosa farò da grande, ma se potessi scegliere ora la mia
strada, non avrei il minimo dubbio; poi, cosa decidano di riservarmi la vita e
il futuro, non lo so davvero. Di sicuro non mangerò mai carne, ma non so se
questa promessa, che manterrò con estrema facilità, possa bastare. A me, alla
mia passione e a tutti i randagi del pianeta».
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[Lunedì 21 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]
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