lunedì 21 novembre 2011

LAV. ILARIA, DALLA PARTE DEGLI ANIMALI E CONTRO LA VIVISEZIONE


di Luigi Scardigli


Gli animali le sono sempre piaciuti, sin da bambina. Ma è stato intorno ai diciotto anni che Ilaria Innocenti, da qualche anno responsabile nazionale del settore cani e gatti della Lav (Lega anti vivisezione), unica pistoiese, ha deciso che avrebbe speso la sua vita in nome e per conto degli animali, con quella coerenza che, in alcuni casi – e questo lo è in modo straordinario – parrebbe indispensabile.

«Ho deciso, un bel giorno – ha raccontato Ilaria dinanzi d un calice di rosso, di ottima annata – che della carne di qualsiasi animale ne avrei potuto e dovuto fare a meno, per sopravvivere. Sono arrivata a 42 anni tutto sommato discretamente e se da oltre venti, lavorando con solerzia e sollecitudine, pur non mangiando carne, pesce e derivati, riesco ancora a stare in piedi e a occuparmi delle migliaia di cose che curo, beh, non posso che concludere che di quello a cui ho rinunciato, oltre a me, potrebbero farne a meno anche tutti gli altri».
È nata a Firenze, Ilaria, ma vive a Pistoia, nonostante la sua vita sia in viaggio permanente, con la valigia pronta dietro la porta di casa, ovunque occorra la mano e soprattutto la mente di chi vuol difendere il diritto dei nostri più adorati compagni quotidiani a quattro zampe.
«Dopo aver fatto importanti e indispensabili esperienze, in qualità di volontaria, all’intero di varie associazioni, sono riuscita finalmente ad arrivare alla Lav e, nel giro di poco tempo, a conquistare fiducia e stima da parte dei suoi vertici, che mi hanno presto nominata responsabile nazionale di cani e gatti. Al di là della quotidiana attività che svolgo in collaborazione con colleghi e una moltitudine indiscriminata di persone meravigliose che appartengono alla categoria dei volontari, sono felice di potermi fregiare di essere stata una delle artefici della legge 201 del 2010, norme che hanno introdotto nel codice penale il reato di traffico illecito di cuccioli, un mercato florido e disgustoso che affonda le proprie radici soprattutto nei Paesi dell’Est Europa».
Laureata in filosofia all’Università di Firenze, Ilaria Innocenti vive sospesa alla ricerca di randagi da salvare, di animali da sterilizzare e continue campagne di sensibilizzazione e informazione da promuovere.
«Andiamo e siamo ovunque ci sia bisogno di noi – aggiunge Ilaria, con un filo di orgoglio letteralmente risucchiato dalla stanchezza di un’altra giornata vissuta intensamente –: in giro, anche tra i possessori di cani e gatti, non c’è la dovuta e necessaria informazione; ogni passo fatto, tutte le informazioni date non possono che assicurarci un futuro il meno atroce possibile per uno dei nostri difesi».
Ilaria Innocenti, nello specifico, si occupa, essenzialmente, di prevenzione del randagismo e promuove, sistematicamente, campagne di sensibilizzazione informative e in favore della sterilizzazione.
«Sono due momenti essenziali per la dignitosa sopravvivenza di cani e gatti; con la sterilizzazione, poi, oltre a bloccare le nascite indiscriminate di cuccioli destinati al tragico rito dell’abbandono, si tutela, contemporaneamente, la loro salute, evitando patologie spesso letali».
Oltre alla legge 201 promulgata lo scorso anno, fiore all’occhiello della Lav italiana, Ilaria Innocenti – filosofa del pensiero debole, ma non certo inespresso, dei cani e dei gatti –, è stata promotrice e responsabile di alcuni progetti nazionali, come «I cani di Pompei», nel 2009, in collaborazione con la Protezione Civile e «Dalla parte degli animali», campagna e mobilitazione promosse nella provincia di L’Aquila proprio all’indomani della tragedia del terremoto.
«Sono un’inguaribile gattara – così, ama definirsi Ilaria Innocenti –: con sette gatti in casa e tutti quelli che vivono sparsi nel mondo nel cuore. Non ho ancora capito cosa farò da grande, ma se potessi scegliere ora la mia strada, non avrei il minimo dubbio; poi, cosa decidano di riservarmi la vita e il futuro, non lo so davvero. Di sicuro non mangerò mai carne, ma non so se questa promessa, che manterrò con estrema facilità, possa bastare. A me, alla mia passione e a tutti i randagi del pianeta».

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[Lunedì 21 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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