Nessuna salvezza senza lacrime
|
Siamo pragmatici. Dite e fate quel che
vi pare. Sbracciatevi pure sventolando bandierine tricolori e spellandovi le
mani dinanzi ai decreti di Roma Capitale. Fate profondi inchini e salamelecchi
a Supermario che passa, nella sua modestia dantesca – sembra Beatrice di Tanto gentile –, mentre la domenica mattina, fatta una francescana colazione
in albergo, esce con la sua gentile Signora e se ne va a messa (ecco perché tutta
la Santa Chiesa è in fibrillazione): ma la sostanza non cambia.
Non vedo sostanziali cambiamenti dalle
tremende settimane del Cavaliere.
La finanza è all’arrembaggio, le borse
crollano, le nostre cose vanno male. E sembra che questo scenario sia ancor più
enfatizzato e disegnato ad arte per fare ingozzare – anche controvoglia – a tutti
gli italiani le terribili, invasive operazioni chirurgiche e amputazioni che
questi serafici professori aureolati imporranno al popolo.
E non a tutto il popolo: ma solo a
quello che ha sempre pagato e che continuerà a pagare senza soluzione di
continuità. A quel popolo di ceto medio, che possiede qualche casa, che è più o
meno dipendente e che più o meno non può muoversi perché, a lui, popolo inviso
ma maggioritario, le mani in tasca gli vengono direttamente messe dai sostituti
d’imposta ancor prima che riscuota a fine-mese. Ed è un popolo che paga decine
di migliaia di euro ogni anno, mentre Supermario, solo con il compenso del suo senatorato
a vita (25mila euro ogni mese), ci strapagherà, senza problemi, quanto
dovrà dare per le sue terre e castella, le sue prebende e ricche
consulenze disseminate in mille luoghi del globo – ovviamente trilateral.
Obama ha fiducia in Supermario. Hanno
tutti fiducia in lui, Bersani compreso: che non è mai stato buono, calmo e
silente come in questo momento.
Ma le cose vanno male, peggio, peggio
ancora: e quindi bisogna allungare il passo, ancora di più; trottare e, infine,
galoppare per rimettere in piedi questo Paese… mettendolo definitivamente in
ginocchio.
Quando nel 2013 Bersani salirà al Colle,
l’operazione di macelleria sarà già stata compiuta dai chirurghi e lui, il
popolare, affiancato dalla Rosy e dal suscettibile Franceschini, sarà candido
come un agnellino pasquale, dopo che gli altri gli avranno fatto intorno il
silenzio degli innocenti.
Fallimento della politica, Supermario.
E trionfo, molto ben congegnato, dei banchieri e della finanza.
Che con lui finalmente sono arrivati
non solo a mettere in ginocchio l’Italia, ma a sfilarle di tasca anche le
ultime palanche, altro che euro!
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 22 novembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.