sabato 26 novembre 2011

BREDA. IN NOME DEL POPULISMO




PISTOIA. Commento breve. Non reggono più i titoli populisti come Giù le mani dalla Breda perché il tempo del populismo è finito, perché sono finite le vacche grasse, perché non è più l’ora che la politica tenga in vita una supervacca con il solo intento di mungerla a suon di zucchine di Finmeccanica.

È questa la nuova prospettiva, il vero scenario del 21° secolo; e non già l’idea – cara a anche a Chiti, che oggi ricompare in giro sul Tirreno con un suo intervento fatto di parole – che, in questo momento di smobilitazione del pubblico, si faccia un’eccezione alla regola e la Breda resti: a Pistoia e sulle spalle dei contribuenti italiani già pronti per essere super-tartassati.
Ci vuole fegato a sostenere questo populismo politichese di Berti, Rossi, Fratoni, De Magistris e altri ancora.
E mi spiace davvero dirlo ai lavoratori che rischiano: lavoratori dei quali anche io ho fatto e faccio parte e – con i miei licenziamenti passati – forse più parte di loro.
Una cosa dovrebbero tenerla presente, però: che nessuno dei politici che era al loro fianco a Roma rischia niente, ci rimette niente e perde niente a stare in corteo.
I lavoratori potranno essere licenziati, messi in mobilità, resettati o quant’altro: i politici no. Avranno sempre mille maniglie a cui aggrapparsi.

In nome del populismo che predicano.
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 26 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

1 commento:

  1. Caro Professor Bianchini,
    se fossero intellettualmente onesti, i vari Chiti, Berti, Rossi, Fratoni e compagnia bella, dovrebbero dare un tangibile segnale di solidarietà destinando a quei lavoratori parte dei loro sontuosi stipendi e rinunciare al tempo stesso a qualsiasi privilegio per far sì che ne potesse usufruire chi ne ha veramente necessità e bisogno. Così potrebbero legittimamente fregiarsi del titolo di veri 'compagni'. Erro, professore?
    Cordialmente
    Sandro A.

    RispondiElimina

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.