AGLIANA. Il bello delle espressioni, in italiano come in qualsiasi
altra lingua del mondo, è la cosiddetta ambiguità.
La lingua, poi, oltre che battere dove
il dente duole, vive di queste ambiguità: e i comici ne sanno qualcosa.
A una mia allieva polacca, Maria
Magdalena di Jaslo, vicino a Cracovia, che si laureò all’Università per
Stranieri di Perugia proprio sulle ambiguità del linguaggio del doppio fronte
italo-polacco, in sede di tesi fu fatta una domanda, ovviamente ironica, su un
ipotetico regalo che un suo innamorato avrebbe potuto farle.
Le fu chiesto come la avrebbe presa se il
suo spasimante le avesse donato qualcosa della linea Pupa, proprio partendo dal
fatto che pupa in polacco significa culo.
Stamattina ci è caduto l’occhiaccio
maledetto su un titolo della Nazione che, in Agenda, nel presentare
un impegnativo dramma di Lorca, titola: Amore, gelosia e libertà. Al Rafanelli
la Bernarda di Lorca.
Cosa avrà voluto dire…?
e.b. blogger
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[Mercoledì 23 novembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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