lunedì 14 novembre 2011

TIA. GRAVOSA PER LE IMPRESE SOLO A MONTALE?


di Alessandro Romiti



È grave l’incongruenza della Tia pagata in doppia misura dalle imprese artigiane, costrette ad avvalersi di società specializzate in smaltimento di “rifiuti speciali” e pagare una sempre più onerosa Tia che è stata fortemente aumentata nei comuni serviti dal Cis.
Il Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale ha denunciato, ogni anno (e ciò fin dal 2008), la grave incongruenza logica che vedeva la Cna dolersi per questa condizione, senza però rivolgere un benché minimo accenno di protesta nei confronti dei sindaci rossi del comprensorio, protetti da ombrello politico monocolore.
Quest’annata non fa eccezione: Piantini, emerito presidente della associazione Cna, tenta di far entrare dalla finestra, quanto non potrebbe più – anche per semplice rispetto alla decenza e capacità di sopportazione dei lettori – far entrare dalla porta.
Ecco che dunque, che ha armato Galardini con i necessari dardi e lo manda in consiglio comunale a Montale, per sviluppare una anacronistica ma gustosa interpellanza con la lista civica Mpc.
La Cna scopre dunque l’acqua calda chiedendo l’abbattimento del 90% della parte variabile della Tia, peccato che ciò, ancorché appaia una enorme ingiustizia, sia un’esigenza tanto vessatoria quanto ineliminabile per continuare a tenere acceso l’impianto di via Tobagi, gravato da un deficit di oltre 3 milioni di euro.
Ancora una volta appare chiara la faziosità e la strumentalità della protesta della Cna che, invece di promuovere un’azione sul progetto di avvio di un “centro di riciclo” dei rifiuti sul modello di Capannori, esprime le più circostanziali proteste contro l’unico dei sindaci non controllato, trovatosi lì come un vaso di coccio, in mezzo ad altri di ferro.
E dunque, perché la Cna non dispone anche le adeguate azioni di protesta, con interpellanze e mozioni tramite le coalizioni di maggioranza dei Comuni di Agliana e Quarrata, figlie del Pd?
Gli associati alla Cna sono oggi ulteriormente edotti della dimostrata “inerzia” dell’associazione territoriale che, come già denunciato dai Comitati da quattro anni, versa le più dolenti lacrime di coccodrillo nelle riunioni e poi omette le adeguate iniziative di protesta dirette, coordinate e omogenee nei consigli comunali dei comuni proprietari dell’impianto d’incenerimento dei rifiuti.
Stia attenta, la Cna, che anche a Pistoia inizia a soffiare un vento renziano, che potrebbe crescere, spazzando via reticenze e demagogie, insieme ai loro attori e ai numerosi yes-man.
Quanto alle chiacchiere di Montale, esse finiranno – sia in senso proprio che figurato – tutte in fumo nel camino dell’inceneritore di via Tobagi.

Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Lunedì 14 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

Link utile:

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.