venerdì 25 novembre 2011

BREDA. IN FONDO AL CORRIDOIO



Mentre sono tutti a Roma per l’incontro da cui si attende di tutto e di più, un’occhiata ai giornali ci (s)conforta sempre più riguardo alle nostre opinioni.

Bersani (in nazionale su La Nazione) si lancia, su Finmeccanica e il suo disastro, in un triplo salto mortale dei suoi, in una delle sue dichiarazioni epocali: «Occorre intervenire al più presto per dare certezze. È una grandissima azienda che dà problemi».
Passera preferisce non rilasciare dichiarazioni sul caso: ha la sua opinione ma non commenta. Bravo!
Luigi De Magistris – nomen omen, ognuno ha il nome che ha e che dice cos’è: lui è un maestro – commenta: «I lavoratori non devono pagare cose che non hanno nulla a che vedere con lavoro e sviluppo».
De Magistris ha ragione: ma a condizione che raddrizzi il tiro. Deve chiarire che gli altri lavoratori d’Italia non possono continuare a pagare per gli errori – madornali, tremendi, catastrofici – della Breda, e per le zucchine marce di Finmeccanica.
Certo è che abbiamo proprio un governo di professori. Gente che ha tutte le idee chiare, ma che non parla e non dice: abituata a non manifestare mai il proprio pensiero. Universitas docet, per lo più il loro lavoro gli insegna a fare così, a non sbilanciarsi mai.
Supermario – Vendola dixit – non ha fatto cenno né all’ambiente né ai disastri di questi ultimi giorni. Ecco la riprova del silenzio degli (in)nocenti.
Saremo cucinati a dovere da chirurghi efficientissimi e di alto stile: in giacca e cravatta e non in càmice da sala operatoria o da ospedale da campo. E cattedratici con le onorificenze appuntate sul petto proprio in sala operatoria, quando si apprestano ad aprirci la pancia e a toglierci le viscere e il superfluo.
Una cosa è certa: se restiamo ancora con uno Stato che sorregge il pubblico ad ogni costo, se la Breda resterà a Pistoia a dispetto dei disastri di cui è vittima, quali santi dovremo ringraziare per gli accanimenti terapeutici che ci toccheranno oltre a Ici-Imu, pensioni mozze, patrimoniali e aumenti Iva, salvo se altro ancora?

Signori politici, sindacati, lavoratori: è questa l’equità sociale? E se è questa, non sarebbe meglio tornare al muro di Berlino prima della caduta, all’onesto e dichiarato statualismo sovietico, al tutto pubblico, magari uscendo anche da questo fantoccio vuoto che è l’Europa dei banchieri e di Merkozy?
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 25 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.