domenica 13 novembre 2011

ASCOLTA, RENZO! NON PIOVE


di Luigi Scardigli



Ascolta, Renzo. Non piove, per ora.
Non piove su viale Matteotti, salmastro ed arso, non piove su viale Adua, orgoglioso ed irto. Ma è novembre, inoltrato e non è da escludere che il tepore di queste giornate, presto e repentinamente, ceda il posto ad un più tedioso e noioso, ma naturale, rigore invernale, costellato di rigidità climatica e, spesso, pioggia.
Se Giove pluvio dovesse destarsi e accorgersi che è il suo tempo, il tempo della sua vita, prima che il servizio pubblico cittadino della pulizia delle strade dovesse fare il proprio dovere – e non gli straordinari –, l’intera città potrebbe pagare un dazio particolarmente oneroso. Mi spiego. Se dovesse iniziare a piovere con una certa insistenza, classica, in novembre, tutte le foglie secche – che al momento variopingono in modo struggente e altamente fotografico la città, regalando ai suoi cittadini quel meraviglioso strepitìo scaturito dall’incedente calpestamento del giallo/marrone lievemente e poeticamente staccatosi dai rami secchi per venirsi ad appoggiare lungo l’asfalto delle vie – si trasformerebbero in vere e proprie trappole, un mix di mimetico sapone che abitualmente favorisce la perdita dell’equilibrio – soprattutto per i meno giovani come me, ad esempio – e produce rovinose e tragicomiche cadute per terra.
Ma non solo. Perché se la pioggia dovesse bussare alle porte della nostra città con una discreta prorompenza, tutte quelle foglie secche non raccolte, impacchettate e bruciate dagli addetti ai lavori per questo stipendiati, restate romanticamente sull’asfalto, oltre che favorire pericolosissime e cruente boccate in terra, andrebbero automaticamente ad intasare ed occludere le naturali vie di deflusso idrico, come le fognature: pericolosa inibizione questa, che produrrebbe, altrettanto inevitabilmente, l’allagamento di alcune zone.
Domani è un altro giorno, si vedrà; ma se chi di dovere, nelle prossime 24 ore, ripulisse le strade dal quel meraviglioso cromatismo che sono le ex foglie verdi divenute gialle e secche, l’imminente arrivo del freddo e della pioggia sarà soltanto il melanconico preludio all’inverno e ai suoi anziani ripensamenti, senza scivoloni e senza allagamenti.
Ne La città del sole, si sa, c’è anche l’inverno e d’inverno, sovente, piove.

Tu, Renzo, pulisci le strade e prega, prima che qualcosa si muova.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 13 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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