PISTOIA. Scenderanno tutti a Roma.
A chiedere – come tanti clienti
dell’antichità – gli avanzi del banchetto della sera precedente. Un banchetto
che ha visto (guardate la seconda immagine di questo commento) treni di soldi
(la metafora è appropriata, per la Breda) passare da Finmeccanica a politici e ‘unti
del Signore’. Anche sotto forma di zucchine (vedi).
In questo clima scenderanno a Roma, operai,
sindacati, politici. Quei sindacati che, proprio ieri, la Fiat ha messo alla
porta.
E troveranno, pur con i loro gonfaloni
e i loro stendardi, dinanzi a sé, il Governo dei tagli, delle accettate, delle
amputazioni, degli storni, delle deviazioni, del rigore contabile bancario,
della finanza: il Governo che si è posto l’obiettivo di risanare (impossibile)
i conti pubblici attraverso una spietata spremitura delle ultime olive raccolte
a dicembre.
Bartolomei (Fli) torna sulle sue
posizioni e dice ‘bene alla vendita’. Scarpetti interroga Passera e La
Nazione scrive:
Interrogazione
di Scarpetti (Pd)
a Corrado Passera
Lido Scarpetti (nella foto) ci riprova.
Dopo essere stata accantonata dal governo di centrodestra, la sua mozione
potrebbe finalmente arrivare in discussione alla Camera. Rivolgendosi al nuovo
esecutivo e al ministro di sviluppo economico e infrastrutture Corrado Passera,
il deputato Pd chiede «se il Governo, che detiene oltre il 40% di Finmeccanica,
nel quadro di una politica industriale mirata a valorizzare il patrimonio
industriale italiano, non ritenga giusto e necessario chiedere al management di
Finmeccanica e di AnsaldoBreda un chiaro progetto industriale». Secondo
Scarpetti ciò dovrebbe avvenire «prima parlare di futuri assetti proprietari,
di deconsolidamento o di cessioni, partendo dall’ineludibile e necessario
risanamento e abbia come obiettivo fondamentale lo sviluppo delle capacità
produttive, della dimensione e — aggiunge Scarpetti — il radicamento in Italia
di un comparto industriale strategico per il Paese».
[Fonte: La Nazione/Pistoia – 22.11.2011]
Ma non è questo il Governo – che piace tanto anche a Bersani e alla sinistra – che, da sùbito, ha
detto privatizzazioni e smobilizzo del pubblico per salvare l’Italia?
Avrà orecchie per ascoltare? E se lo
farà, non entrerà sùbito in contraddizione con il proprio programma da conti
della serva?
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 22 novembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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