mercoledì 3 ottobre 2012

RIFIUTI-TOSCANA. CRESCE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E AUMENTA IL RICICLO


Anna Rita Bramerini
Il risultato migliore quello dell’Ato Toscana Centro (province di Firenze, Pistoia e Prato) – La classifica del Comuni più virtuosi

FIRENZE. La Raccolta differenziata in Toscana nell’anno 2011 si è attestata a quota 42,21% con un incremento rispetto all’anno precedente di oltre due punti, confermando l’andamento positivo iniziato nel 2008.
La produzione di rifiuti urbani nel 2011 è diminuita significativamente, col dato pro capite che è passato da 670 a 630 kg/abitante, valore analogo a quello del 2000: una diminuzione confrontabile si era avuta nell’intero periodo tra il 2006 e il 2009. Anche il dato assoluto di produzione di rifiuti urbani, pari a circa 2,37 milioni di tonnellate, è in sostanziale diminuzione rispetto al 2010 (-5,6 %).

«Il trend della RD è positivo – commenta l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini – ma i dati che emergono dimostrano che ancora molto c’è da fare, che occorre velocizzare gli investimenti da parte degli Ato e che siamo ancora lontani dall’obiettivo nazionale che fissa la raccolta differenziata al 65% nel 2012. Tutto lavoro che sarà ben presente nel prossimo piano dei rifiuti. Il fatto che la raccolta differenziata cresca con un trend costante – continua Bramerini – conferma il grande impegno che la Regione sta dedicando alla riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti e alla promozione della raccolta differenziata. In particolare sottolineo gli accordi di filiera con Corepla per il riciclaggio effettivo di materiali plastici e il lavoro con Coreve per impostare gli utilizzi alternativi al vetro non riciclabile nelle vetrerie. L’obiettivo vero, infatti, è e deve essere sempre di più, quello di far tornare a nuova vita la materia che viene raccolta in modo differenziato cosicché i cittadini possano vedere concretamente gli oggetti prodotti dal loro impegno. La Regione Toscana ha già finanziato quattro bandi per un totale di 8 milioni di euro per incentivare gli acquisti verdi, una tappa decisiva per lo sviluppo del riciclo che prende il via dalla raccolta differenziata, perché va ricordato che la raccolta differenziata è un mezzo non un fine».
Per il 2011 a scala di Ambito il risultato migliore in termini di efficienza della raccolta differenziata è stato quello dell’ATO Toscana Centro (province di Firenze, Pistoia e Prato) che, con il 47,42%, ha superato per la prima volta l’obiettivo del 45% di raccolta differenziata previsto dal D. Lgs. 152/2006. Seguono l’ATO Toscana Costa (province di Livorno, Lucca, Massa e Pisa) con il 42,40% e l’ATO Toscana Sud (province di Arezzo, Grosseto e Siena) con il 38,11%.
A livello provinciale l’obiettivo di legge è stato superato dalle province di Firenze (49,55%), Lucca (48,92%), Prato (48,45%) e Siena (46,46%), mentre è ancora al 30% di raccolta differenziata la provincia di Grosseto (30,05%).
Il decreto dirigenziale appena emanato stabilisce per ogni comune della regione l’entità del tributo per lo smaltimento in discarica in funzione dell’efficienza della raccolta differenziata e della produzione pro capite di rifiuti urbani, oltre all’applicazione dell’addizionale del 20% prevista dalla norma nazionale (D. Lgs. 152/2006) per chi non avesse superato l’obiettivo di raccolta differenziata.
L’addizionale non sarà applicata ai 70 comuni dell’ATO Toscana Centro e ad altri 57 comuni toscani che nel 2011 hanno superato l’obiettivo di raccolta differenziata del 45% (32 comuni dell’ATO Toscana Costa e 25 comuni dell’ ATO Toscana Sud); lo scorso anno l’addizionale non si applicava solo a 78 comuni.

RACCOLTA DIFFERENZIATA

In Toscana nel 2011 si sono raccolte in forma differenziata e avviate a riciclaggio 297 mila tonnellate di carta e cartone (32% del totale RD), 228 mila tonnellate di rifiuti organici (25%), 107 mila tonnellate di sfalci e potature (11%), 66 mila tonnellate di legno (7%), 92 mila tonnellate di vetro (10%), 30 mila tonnellate di metallo (3%), 48 mila tonnellate di plastica (5%), 21 mila tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (2%), circa 9 mila tonnellate di altri rifiuti ingombranti (1%), 7 mila tonnellate di stracci (1%), e circa 2.300 tonnellate di rifiuti urbani pericolosi (ad es. pile esaurite) che rappresentano lo 0,2% delle RD.
La raccolta differenziata pro capite annua regionale è stata pari a 247 kg/abitante (in leggera flessione di 3 kg/abitante rispetto al 2010). Questo dato è variabile a seconda delle Province: ad Arezzo i kg pro capite sono stati 191, a Firenze 270, a Grosseto 185, a Livorno 237, a Lucca 296, a Massa 197, a Pisa 236, a Pistoia 208, a Prato 313, a Siena 262.

I COMUNI PIÙ VIRTUOSI

Secondo i dati certificati, i Comuni toscani che hanno superato l’obiettivo del 45% (fissato dal D. Lgs. 152/2006) di raccolta differenziata sono 95, tra questi, 21 hanno superato anche l’obiettivo del 65% previsto per il 2012. Addirittura 9 hanno superato l’85% , traguardo che testimonia l’attenzione particolare che quella amministrazione comunale dedica alla raccolta differenziata.

Ecco l’elenco dei 95 Comuni, a partire dal più virtuoso:

98,25% Lamporecchio
97,50% Larciano
95,40% Capraia e Limite
94,59% Montelupo Fiorentino
94,33% Cerreto Guidi
93,50% Fucecchio
91,78% Montespertoli
89,66% Vinci
87,70% Serravalle Pistoiese
78,96% Capannori
77,28% Seravezza
77,20% Vaiano
72,43% Porcari
71,92% San Giuliano Terme
71,28% Villa Basilica
71,25% Vecchiano
69,27% Montecarlo
67,07% Calci
66,43% Altopascio
66,40% Incisa Val d’Arno
66,36% Capolona
63,00% Empoli
62,46% Poggio a Caiano
61,04% Calenzano
60,92% Londa
60,80% Chiusi
60,74% Tavarnelle Val di Pesa
59,91% Bientina
59,68% San Godenzo
59,60% Rufina
59,39% Pontassieve
57,55% Carmignano
56,67% Terranuova Bracciolini
56,44% Magliano in Toscana
56,42% Colle di Val d’Elsa
55,61% Sesto Fiorentino
54,24% Buonconvento
53,38% Lucca
52,85% Monteriggioni
52,81% Monteroni d’Arbia
52,25% Castagneto Carducci
51,95% Aulla
50,98% S. Casciano Val di Pesa
50,71% Barga
50,53% Villafranca in Lunigiana
50,47% Dicomano
50,45% Poggibonsi
50,27% Fiesole
50,23% Pergine Valdarno
49,99% Reggello
49,87% Pietrasanta
49,56% Figline Val d’Arno
49,46% Castelfranco di Sotto
49,25% Borgo a Mozzano
48,98% Sassetta
48,66% Santa Maria a Monte
48,53% Sinalunga
48,49% Calcinaia
48,22% Chianciano Terme
48,05% Bagno a Ripoli
48,04% Rignano sull’Arno
47,96% Asciano
47,94% Licciana Nardi
47,92% Campi Bisenzio
47,87% Prato
47,87% Lari
47,86% Barberino Val d’Elsa
47,83% San Gimignano
47,82% Montalcino
47,76% Castelfiorentino
47,72% Scandicci
47,46% Subbiano
47,40% San Vincenzo
47,12% Greve
47,05% Impruneta
46,97% San Giovanni Valdarno
46,82% Siena
46,72% Bibbona
46,71% Castelnuovo di Val di Cecina
46,33% Filattiera
46,11% Casole d’Elsa
46,08% Montevarchi
45,99% Montemurlo
45,94% San Quirico d’Orcia
45,85% Pian di Sco’
45,84% Pescaglia
45,82% San Miniato
45,76% Pontedera
45,57% Pieve Santo Stefano
45,35% Sovicille
45,33% Viareggio
45,31% Pelago
45,01% Caprese Michelangelo
45,00% Firenze
[02/10/2012 17.59
Regione Toscana]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 3 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

3 commenti:

  1. E in quale direzione va la Provincia di Pistoia ? In quella contraria a quella che indica l'Assessore Bramerini !
    Prova provata, purtroppo, dell'incapacità amministrativa della Provincia di Pistoia è anche la vicenda della Lg Plast (Agliana, ex Recoplast), azienda di raccolta, trattamento e avvio a riciclo delle materie plastiche, che deve fare le spese di un folle disegno inceneritorista. In tutta Italia tale tipologia di impresa cresce di numero e di fatturato -con doppie cifre a volte- ; ma è possibile che Fratoni, Magnanensi & C. preferiscano affossare un settore industriale e far perdere il lavoro a delle persone, pur di rifilarci quell'inutile inceneritore ??
    E Perchè l'addizionale del 20% la deve pagare il contribuente ? Non è più logico che la paghi l'amministratore inetto e responsabile di non aver rispettato la legge ?

    RispondiElimina
  2. La bella assessora mente sapendo di mentire e ricorre - come solitamente tutti gli inceneritoristi fanno - all'uso di ampia retorica, riempiendosi la bocca di RD(raccolta differenziata). La copiosa quantità di osservazioni pervenute al PIR (piano rifiuti) è apodittica e dimostra la grave discrasia che sussiste tra le predicazioni (tutte incentrate sul riciclo permesso dalla RD) e le pratiche (incentrate sull'incenerimento spinto) che prevedono addirittura il raddoppio dell'inceneritore di Montale, tantum sufficiet!
    Sulla minaccia sanitaria, nemmeno un dubbio, ancorché la comunità scientifica nazionale e l'Ordine dei Medici di Pistoia, siano esorditi in un categorico e solenne (perchè unanime) NIET al raddoppio dell'impianto!
    Il picco dei tumori della cittadinanza non è ancora stato raggiunto, le malattie sono latenti e procedono con un andamento esponenziale. Scrivo perchè un giorno, potrò contestare a qualcuno la pervicace, voluta e scientemente ricercata sottovalutazione dell'inquinamento causato.
    L'amianto pistoiese della Breda, non ha insegnato niente, a nessuno!
    MDB

    RispondiElimina
  3. All'interno della classifica non appare nemmeno il Comune di Peccioli, che poi è il comune accanto a quello dove risiedo io.
    Eppure mi pareva che erano molto impegnati al "Think Green" perchè hanno costruito un impianto di smaltimento all'avanguardia.
    In ogni caso i dati sono esilaranti rispetto a qualche anno fa, ancora mi chiedo come potessero essere in una regione come la Toscana.

    RispondiElimina

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.