di Vittorio Lepri [*]
Una testimonianza che dovrebbe far
riflettere i politici e l’Asl 3
PIANOSINATICO. Sono Vittorio Lepri, fiorentino, e da sempre amo
villeggiare sulla montagna pistoiese, poco prima dell’Abetone.
Quest’anno, arrivando, ho letto i tanti
striscioni affissi alle case, e ho chiesto alle persone del luogo cosa
significassero. Loro mi hanno pazientemente spiegato che tra altri servizi
smantellati, l’ultimo, e più eclatante, è stato l’ospedale, che è sì aperto, ma
senza il pronto soccorso.
A tal proposito ho deciso di portare
tutti a conoscenza della mia esperienza di alcuni anni fa.
Mi trovavo appunto qui in vacanza,
quando all’improvviso iniziai a non sentirmi bene, anzi, sempre peggio, fino al
punto di vomitare sangue, e non una volta sola.
I miei, vista la gravità della
situazione mi caricarono in macchina, senza neanche stare a chiamare il 118, e
mi portarono al pronto soccorso di San Marcello P.se, dove, una brava e sveglia
dottoressa, resasi immediatamente conto di quanto grave fosse il mio problema,
mi ha prima inserito una sonda che mi consentiva di liberarmi del sangue che
stavo perdendo all’interno, poi ha chiamato immediatamente l’elicottero.
Quando sono arrivato a Pistoia, ho trovato
anestesista e chirurgo pronti che mi stavano aspettando, allertati dalla
dottoressa di San Marcello, e sono stato immediatamente operato.
Ebbene, e mi è stato confermato dai
medici stessi, tanta tempestività, mi ha letteralmente salvato la vita. Tanto è
vero che alla mia richiesta di andare a Firenze e non a Pistoia mi è stato
risposto che non era possibile perché non c’era neanche un minuto da perdere.
Ora io non posso fare a meno di chiedermi,
e con una certa ansia, cosa sarebbe successo se all’ospedale a San Marcello non
ci fosse stato il pronto soccorso. Come andrebbe a finire una storia analoga ad
oggi?
Io ringrazio quel piccolo, prezioso
presidio che mi ha consentito di continuare a venire a villeggiare in questi
luoghi bellissimi che amo.
Cari amici di montagna, ho saputo che
state già lottando per riavere per lo meno un pronto soccorso degno di tale
nome, continuate a lottare, non fate sì che i vostri diritti vengano ignorati,
e sappiate che avete anche tutto il sostegno delle persone come me, che vengono
da fuori ma che sono ben consapevoli di quanto, pur augurandoci di non averne
mai bisogno, sia importante un ospedale che si possa raggiungere in un tempo ragionevole
da salvarti la vita.
[*] – Villeggiante fiorentino della
Montagna Pistoiese
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[Sabato 3 agosto 2013 | 09:05 - © Quarrata/news]
Sig. Vittorio Lepri, i cittadini della Montagna La ringraziano per questa sua testimonianza e La invitano a divulgare ulteriormente e a mandare questo Suo scritto agli artefici dello smantellamento dell'ospedale Pacini affinché, se riescono, o se vogliono, capiscano quella che era l'utilità di questo presidio.
RispondiEliminaGli artefici in ordine sono: i 4 Sindaci dei comuni del comprensorio e al sindaco Bertinelli di Pistoia, che è ormai lampante, hanno fatto il possibile perché venisse smantellato, – per un ritorno personale di carriera politica? - poi il presidente Rossi, Marroni, Remaschi, tutte le segreterie dei partiti, tutte e la dirigenza della ASL di Pistoia, al presidente del consiglio Letta e a sua Eminenza Re Giorgio; dimenticavo, il consigliere regionale Gianfranco Venturi.
Ci sta che alla fine della riorganizzazione, per la protesta che ormai investe l’intera Toscana, l’unico presidio che verrà smantellato sia quello di San Marcello, grazie ai nostri amministratori.
Vista la mancanza di servizi, invitiamo Lei e tanti altri turisti, come forma di protesta, ad abbandonare per 1 anno la Montagna Pistoiese e ad andare a villeggiare altrove, darà almeno il Suo contributo per un immediato ripensamento, o per accorciare i tempi dell’agonia di questo comprensorio.
Per non far godere la moglie se li tagliò.
RispondiEliminaUNA SOLUZIONE?!
Se qualcuno conosce ancora i problemi della Montagna Pistoiese sicuramente può fare a meno di fare commenti di questo genere.
Se poi uno non vive di questa economia può fare a meno di dire certe cose astendendosi dal proporre certe soluzioni. Tutti coloro che lavorano malgrado tutto e tutti sulla Montagna Pistoiese non ringraziano certo di queste affermazioni.
E io, invece, da pistoiese di città, ma che da sempre frequenta ed ama la nostra montagna, ringrazio a mia volta il sig. Lepri per la sua testimonianza, apprezzo quanto scrive "Il Montanaro" ( purtroppo, in ciò che dice degli amministratori ha ragione da vendere) e non ho capito per niente il commento di Pasquino.
RispondiEliminaPiero Giovannelli
Sig. Pasquino immaginavo che quella mia frase provocatoria, “invitiamo Lei e tanti altri turisti, come forma di protesta, ad abbandonare per 1 anno la Montagna Pistoiese e ad andare a villeggiare altrove “ ma poi, provocatoria non più di tanto, avrebbe “causato” un commento di disapprovazione, mi ero quindi già preparato la risposta.
RispondiEliminaSig. Pasquino, sono oltre due anni che è stato scoperto l’ammanco in Comunità Montana, Lei ha visto un rappresentante di una associazione di categoria, imprenditoriale, artigianale, commerciale, sindacale, di volontariato, culturale, sportiva, Dynamo Camp, Turati..... portare il proprio sostegno ai Comitati / Associazioni e alle manifestazioni che sono state fatte?
Ne deduco che a tutti gli appartenenti a queste Associazioni, che mai si sono presentati, dell’attuale situazione comatosa della montagna non importa niente, mi viene addirittura da pensare che alla stragrande maggioranza, andava meglio lo status antecedente la scoperta della ruberia.
A me no!
E per l’ospedale Pacini? stessa latitanza.
Quindi, secondo Lei il problema sarebbe questo provocatorio invito? No il problema è un altro, siamo noi cittadini che ci abitiamo. Lo scritto al quale stiamo facendo questi commenti, è di un turista che sulla Montagna vi soggiorna saltuariamente, possibile che nessun abitante dei 4 Comuni, abbia avuto un fatto similare da raccontare? Non credo che non ci siano altri casi nei quali il pronto soccorso di San Marcello abbia risolto situazioni complicate, similari a quella segnalata.
Per quanto mi riguarda, prima di accettare questa lenta morte, meglio un salasso
- o campi o crepi - e visto che noi non siamo buoni, che il salasso ce lo facciano gli altri, per vedere se ci svegliamo.
Quali altri fatti più disastrosi, frutto dell’incompetenza, ma non solo di quella..... dei politici e non solo di quelli locali, dobbiamo subire per svegliarci?
Provi a guardare nel passato e vedrà quanti anni sono stati persi, con immense perdite economiche, maggiori dello “sciopero” per un anno dei turisti.