sabato 4 gennaio 2014

COMUNI MONTANI: «L’UNION FAIT LA FORCE»


di FELICE DE MATTEIS

Forse sono migliori gli strumenti di legge piuttosto che un’avventura (la fusione) che non si sa dove porta Apriamo un dibattito e un confronto su questo giornale

MONTAGNA. Speriamo che per la Montagna sia veramente un anno nuovo, foriero di benefici e di progettualità.
Se vogliamo adeguarci al ritmo che il tempo e la logica consigliano, dobbiamo sconfiggere le “manfrine” politiche superiori e seguire quella razionalità che il cuore, talvolta, ci oppone; dobbiamo necessariamente ripartire dagli appuntamenti politici che interesseranno ben tre Comuni della nostra Montagna: Piteglio, Cutigliano ed Abetone.

Questi sono gli appuntamenti della primavera 2014 e gli uomini e le rappresentanze politiche che saranno chiamati e dirigere questi territori non potranno eludere il “lascito” che verrà loro in carico.
Qualunque sia la parte politica, ammesso che ancora esista “la politica”, che prevarrà, si dovrà dare seguito all’Unione dei Comuni – entro giugno 2014 – che fortunatamente è ben altra cosa da quell’anticoncezionale esploso che sarebbe stata una fusione di Comuni non chiaramente compresa e recepita, né nei suoi aspetti locali né nei suoi eventuali benefici. Questi ultimi, salvo tante chiacchiere, tutti da dimostrare a differenza da quelli dell’Unione, ai quali si può ancora attingere per legge.
Chi si ostina a dichiarare che i costi del Comunone/Dynamone sarebbero stati poca cosa, racchiudendo in un unicum quattro realtà comunali, o lo dice in buona fede e va redento, oppure, visti i nominativi proponenti, “collude” con quanti vorrebbero azzerare quaranta anni di politica “malavitosa” che è nata, cresciuta e pasciuta dentro la Comunità Montana, fatta fallire – lo ripetiamo sempre – per meno di €. 250.000 e con un patrimonio di svariati milioni di euro.
Vorremmo, tramite Quarrata/news, proporre un dibattito aperto e libero a quanti vogliono esprimere la propria opinione sul futuro assetto del territorio.
Lanciamo questa proposta perché “spippando” in rete ci spiace leggere che qualche bravo e buon giovane, ex asessore comunale, di quelli cioè che non hanno “frequentato” la Comunità Montana e che non si sono trovati posticini a misura nelle locali amministrazioni e neppure nella periferica Pistoia, scrivono, da sinistra, come ce li ricordiamo, che il Comunone, cioè la fusione, significherebbe “aggregare e quindi razionalizzare” e che l’indennità del Sindaco del Comune Unico si ridurrebbe del 50% rispetto alla somma delle indennità erogate agli attuali quattro Sindaci.
Questo scrive un ex assessore della montagna che si definisce giustamente di sinistra perché non ha compreso che la sinistra, oggi, è Colaninno, De Benedetti e i succhiasoldi che si fanno pagare i contributi dallo Stato (vero, Renzi?) e “volteggiano” nell’Olimpo dell’Abetone, enclave che non potrà continuare a succhiare soldi a sinistra (Regione Toscana) e minacciare di andare a manca (Regione Emilia Romagna).
Un piccolo e provocatorio esempio sul quale speriamo di poter tornare con un più ampio dibattito.
Un lettore di questo quotidiano critica l’illuminazione del Ponte Sospeso e gli inesistenti benefici prodotti.
Non siamo d’accordo: il turismo si crea quando si uniscono le sinergie dei vari Comuni con un unico obiettivo; e questo è un caso. Il turismo e il suo benefico indotto, la sua programmazione e progettazione possono e debbono nascere “in loco” coinvolgendo non solo le istituzioni locali ma anche le svariate e attive pro loco e società con ambito ricreativo e culturale che nel territorio operano e che debbono proporre e stimolare un potere politico che, al momento, purtroppo è assente.
Questa è unione (di intenti) e desiderio di operare nel collettivo; questa è “roba da Unione dei Comuni”.
Pretendere che un Comune Unico moltiplichi la fantasia e riesca a convogliare fondi pubblici per i propri progetti, con l’attuale “prodotto” politico che il territorio ha subito e subisce, è pura follia.
Il dibattito è aperto, su questo quotidiano, alle proposte di tutti: sfruttiamo l’occasione anche per stimolare quanti vorranno mettere la loro faccia al servizio dei Comuni interessati alle prossime elezioni amministrative.
Ognuno ha il dovere di dare una mano e proporre. Cominciamo dal turismo che potrebbe essere il volano principale per una vera ripresa della montagna lasciando ai capricci della neve e ai finanziamenti “incappucciati” dell’Abetone un avvenire fatto di questue, piagnistei e… campi da golf.
Il dibattito è aperto.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 4 gennaio 2014 | 19:17 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. un chiarimento:non critico l'illuminazione del ponte in sè,critico che se si vuole spendere per il turismo,bisognerebbe prima farlo conoscere,organizzarci eventi,poi in un secondo tempo pensare a cose come l'illuminazione,quale scopo ci può essere in un ponte illuminato la notte,se poi non lo si conosce?il giardino antistante dalla parte di San Marcello è tenuto malissimo(tutt'altra cosa dalla parte di Piteglio),se uno ha bisogno di un bagno si deve arrangiare,la cartellonistica con la storia è rovinata,le indicazioni inesistenti,tant'è vero che abitandoci vicino mi ritrovo varie volte a spiegare dov'è:non era meglio pensare prima a queste cose invece che all'illuminazione,e non poteva essere anche dalla parte di san marcello a pannelli solari?invece di farci pagare anche quella?

    RispondiElimina

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.