di LUIGI SCARDIGLI
Tazio Bianchi, il nuovo Direttore di
Santa Caterina in Brana, apre le porte ai visitatori – Uno spettacolo teatrale fatto dai detenuti
PISTOIA. Mancava praticamente tutto: il bancone del bar, la macchina
del caffè, le tazzine, il biliardino, i tavolini, la slot machine. C’era solo l’insegna,
Bar Bellavista, scritta su un muro di
una delle quattro pareti della palestra del carcere tornata ad essere
funzionale grazie a Lyons Club e che oggi pomeriggio si è addirittura
trasformata in un palcoscenico teatrale.
Gli attori sono 15 detenuti,
sonorizzati dalla fisarmonica di Marco Magistrali, che Gianfranco Pedullà,
Francesco Rotelli e Roberto Caccavo hanno alfabetizzato con dovizia di elementi
e libertà di improvvisazione, concedendo loro la possibilità di provare ad
invertire la rotta, anche se per un solo giorno, della propria esistenza: oggi,
quei 15 detenuti, si sono presi la briga di evadere,
ma solo il tempo dello spettacolo. Poi, felici di aver respirato forte l’aria
di fuori, sono tornati dietro le sbarre, aspettando la fine della pena.
Per qualcuno è una questione di giorni;
per altri, chissà. Ma oggi non si parlava di detenzione, giustizia,
ingiustizia, giudici, avvocati, guardie penitenziarie, sovraffollamento. Oggi,
quei 15 detenuti si sono affacciati alla finestra del Bar Bellavista e hanno
provato a guardare fin dove l’occhio poteva arrivare. Troppo buio, forse, per
riuscire a vedere il mare, sentire i gabbiani e distinguere il nulla all’orizzonte.
Dopo gli applausi del pubblico, i
ringraziamenti alle autorità, alla Provincia di Pistoia, alla Regione Toscana e
al sodalizio con l’Atp (il Direttore Saverio Barsanti e Rossella, colonna
portante del Manzoni, hanno assistito allo spettacolo) che hanno permesso loro
la kermesse, i quindici detenuti si sono ritirati dietro le quinte portandosi
con loro il telo bianco del sipario, con il quale si sono nuovamente dovuti
separare dall’altro, che è passato
dalla portineria della casa circondariale a ritirare i documenti di identità e
i telefonini cellulari lasciati in custodia cautelare. Poi, il portone
elettronico, senza maniglie, si è aperto, automaticamente, e ce ne siamo andati
per le nostre strade.
Loro, gli attori, sono rimasti lì. Qualcuno
avrà pensato che se la fortuna li avesse assistiti un po’, su qualche canale
televisivo, a far ridere milioni di telespettatori, ci sarebbero potuti anche
essere. Altri, invece, grati verso chi ha instillato loro l’arte della
recitazione, a pensare alla prossima messinscena organizzata sempre lì, al di
là della libertà. In molti forse, quasi tutti, a quel giorno che decisero o
dovettero mettere a repentaglio la loro libertà infrangendo la legge: il tempo,
lì dentro, non scorre come succede al di qua delle sbarre; è diverso. Si ha
troppo poco da fare e troppo per pensare. Ed è per questo che il nuovo
Direttore della Casa circondariale pistoiese, Tazio Bianchi, ha voluto
mischiare un po’ le carte di questo luogo di pena detentiva, dando ai suoi ospiti l’opportunità di provare a non
sentire la necessità di farvi il più presto ritorno, una volta usciti.
È quello che avrà pensato il
proprietario del Bar Bellavista, non vedente e costretto su una carrozzina
elettrica; il suo barman e tutti gli avventori del locale, italiani e
stranieri, che dopo aver consumato non hanno mai pagato il conto, dicendo di segnare. Il conto, invece, lo stanno
pagando: caro, forse, e parecchio. O troppo lieve, rispetto al crimine
commesso.
Ma se il carcere deve provare a rieducare,
questa è una delle strade da percorrere, così come lo sono tutte quelle grazie
alle quali i detenuti non vengono parcheggiati in modo coatto aspettando che il
tempo esaurisca le loro condanne o che un indulto ne accorci la detenzione. E
nella casa circondariale di Pistoia, da quando è arrivato Tazio Bianchi, le
cose sono cambiate. Parecchio. Me lo ha confidato un agente di custodia. Da quando è arrivato lui, questo carcere non
si riconosce più, per fortuna.
Il Bar
Bellavista, insomma, esiste.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Venerdì 28 giugno 2013 | 19:49 - © Quarrata/news]
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