Coldiretti: «Siamo soddisfatti, dopo
anni arriva un provvedimento utile anche alla floricoltura pesciatina»
PISTOIA. Il taglio dell’accisa sul gasolio 'da
serra' dà una mano concreta ad un settore da primato del Made in Italy in
Europa, con oltre 30mila di serre posizionate in tutta Italia che producono
fiori e piante ornamentali e ortaggi. In provincia di Pistoia sono circa 600 le
aziende interessate, in particolar modo nel pesciatino, uno dei poli regionali
del floricolo, che producono fiori ed ortaggi con l'ausilio di serre.
“Siamo molto soddisfatti perché dopo
anni di richieste disattese, arriva il provvedimento che darà un significativo
respiro ad un settore particolarmente toccato dalla crisi – ha affermato Mario
Carlesi, presidente della Coldiretti Pistoia –. Siamo convinti che il polo
Pesciatino beneficerà del taglio di costi”.
La nuova norma rientra nel 'decreto del
fare', approvato dal Consiglio dei ministri, prevede che l’accisa sul gasolio
per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, venga sostituita col
pagamento di 25 euro per ogni mille litri, a condizione che i richiedenti siano
serricoltori, coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali,
iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale. Il livello di
imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per la serricoltura a
condizione che le imprese beneficiarie si obblighino a ridurne il consumo,
dando così un fattivo contributo al raggiungimento di una maggiore tutela
ambientale.
Attualmente al gasolio per riscaldare
le serre si applica il 22% dell'accisa ordinaria, come per tutti i prodotti
petroliferi destinati agli usi agricoli.
“La disposizione, che decorrerà dal 1°
agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, intende dare una risposta concreta alla
perdita di competitività del settore florovivaistico ed orticolo –spiega Vincenzo
Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia – a causa da un lato, del
venir meno delle disposizioni che prevedevano l’esenzione dall’accisa per il
gasolio destinato alle serre e, dall’altro, dai continui aumenti dei prezzi dei
carburanti con un aggravio dei costi di produzione insostenibili”.
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[Giovedì 20 giugno 2013 | 19:23 - © Quarrata/news]
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