Il Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale
bacchetta il Sindaco Ciampolini per le sue inaccettabili dichiarazioni
MONTALE. Il Comitato esprime con forza il proprio sdegno per le
dichiarazioni formalizzate dalla sindaca Ciampolini nell’interrogazione
presentata sulla vicenda della discarica di ceneri rinvenuta sotto l’impianto.
Negare una evidenza è un fatto grave, anche conosciuto come ignavia.
La negazione della presenza delle
ceneri sotto l’impianto è un atto scellerato che sfregia il compito primario al
quale il sindaco è preposto: tutelare e difendere i cittadini amministrati.
Ciampolini, invece di chiedere e far provvedere il necessario carotaggio con
indagine geologica – indispensabile per verificare la grandezza della discarica
– argomenta delle ridicole scuse accusando il vicepresidente del parlamento
europeo Angelilli di superficialità.
Angelilli non ha bisogno di “entrare
nell’impianto”: il Cis non ha mai smentito le immagini e queste parlano da
sole, vista la rappresentazione contenuta.
Spieghi Ciampolini per quale motivo le
immagini riportate dal post di Quarratanews,
presentano un addetto dell’impresa di costruzioni che cosparge la banchina di
scavo con del gesso bianco. Qual è stato l’autentico motivo di tale operazione
di maquillage?
Nessuna notizia sul dilavamento d’acque
e sulla dispersione di sostanze tossico nocive nell’ambiente circostante e
soprattutto nei due torrenti prospicenti, l’Agna e la Bure. Chi ha fatto i
prelievi di acque, quando e in quale modalità, se non era conosciuta e
registrata la presenza di tale discarica? Dove è stata Arpat che si è limitata
vagamente a rassicurare che “…nulla
sappiamo sulla fine delle ceneri già presenti nel piazzale e non più rinvenute (evento
del 30.5.2010 al Moderno di Agliana).”?
Davvero ridicola e faziosa la
circostanza della sindaca che riferisce come sull’area, allo stato attuale, non
è prevista nessuna bonifica: la denuncia del Comitato è di pochi giorni fa e la
notifica al competente ufficio della Regione Toscana è dello scorso 11 giugno.
Gli uffici della Regione, dovranno aggiornare le mappe delle discariche con
questa vergogna e così, disporre le necessarie valutazioni di merito per una
bonifica che non sarà a costo zero per i cittadini dei tre comuni del Cis.
I sindaci dei tre Comuni, invece di
tergiversare ricorrendo a scuse faziose per temporeggiare sulla gravissima
evidenza di una così grande minaccia, consentano al Comitato di accedere all’impianto,
dispongano le verifiche e pensino alla tutela della salute, non alla difesa
sulle barricate dei dirigenti del loro Cis.
Ancora una volta, si registra
disgustati il ripetersi del clamoroso conflitto d’interessi tra controllati e controllori con spregio
per il primo dei beni non sindacabili: la loro salute.
[comunicato
comitato chiusura inceneritore montale]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 28 giugno 2013 | 18:12 - © Quarrata/news]
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