Buona disponibilità nei confronti delle
richieste di non depotenziare la struttura?
PISTOIA. Ieri si è svolto un incontro in Regione Toscana, fra i capigruppo
del Consiglio Provinciale di Pistoia e la segreteria dell’Assessore alla sanita
con i relativi dirigenti.
All’ordine del giorno un solo punto: l’ospedale
Pacini di San Marcello.
Nella discussione è stata ribadita la volontà
di non chiudere il nosocomio montano ma, seppur nell’ottica di una
revisione e razionalizzazione dei costi, provvedere ad una riorganizzazione che
non penalizzi gli abitanti.
È stato fatto presente dai consiglieri
la necessità sociale e l’opportunità di rilancio economico rappresentata dalla
presenza dell’ospedale in montagna.
L’età media degli abitanti, la distanza
da Pistoia e soprattutto l’afflusso turistico invernale ci ha spinto a
chiedere, come indicato nell’ordine del giorno del Pdl approvato all’unanimità
dal Consiglio Provinciale, la realizzazione di un pronto soccorso di eccellenza
e soprattutto l’incremento della domiciliazione.
Abbiamo riscontrato una buona
disponibilità da parte dei nostri interlocutori, tant’è che è stato già
programmato un altro incontro nei prossimi quindici giorni, a cui sarà invitato
il direttore Asl 3.
Patrizio La Pietra
Capogruppo Pdl Consiglio Provinciale
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[Giovedì 27 giugno 2013 | 18:23 - © Quarrata/news]
Alla “politica tutta” indipendentemente dal “colore”
RispondiEliminaè per la vostra incapacità che è già stata attuata questa riorganizzazione che porterà in tempi brevi alla chiusura.
Voi incapaci e interessati solo ai vostri interessi personali o del partito di appartenenza, cosa stavate facendo, quando la ASL 3 vi ha presentato questi assurdi tagli e gli altri amministratori degli altri ospedali interessati lottavano?
Prova ne sia, che questa riorganizzazione è stata attuata solo all’ospedale Pacini di San Marcello.
A voi non è ancora chiara una cosa:
la Montagna rivuole l’ospedale Pacini con quello che aveva prima di questa riorganizzazione.
Quei pochi che hanno preso iniziative, l’hanno fatto volutamente a cose fatte e chi – pochi - è in buona fede, l’ha fatto male e senza la giusta determinazione.
Quindi: o incapaci, o con un interesse a far MORIRE la Montagna Pistoiese.
Amministratori e politici alla Bokassa, cosa hanno concesso personalmente a voi in cambio?