SERRAVALLE-CASALGUIDI. Durante la seduta del Consiglio Comunale di Serravalle
Pistoiese, la nostra mozione sulle Centrali Operative 118 di area vasta ha
ottenuto voto favorevole all’unanimità. Con nostra grande soddisfazione l’assemblea
si è dichiarata disposta ad intraprendere una battaglia trasversale alle varie
forze politiche e agli schieramenti per difendere gli interessi del territorio,
secondo logica e buon senso.
Facendo riferimento al nuovo quadro
normativo in materia di sanità, costituito dalla Legge Regionale 81/2012
(Misure urgenti di razionalizzazione della spesa sanitaria) e dalla Delibera
GRT n. 1235 del 28 dicembre 2012 (Azioni di riordino dei servizi del Sistema
Sanitario Regionale),
le quali prevedono la riduzione del numero delle Centrali
Operative 118 da 12 a 3 - una per ciascuna area vasta- abbiamo voluto impegnare
la Giunta Comunale e in primo luogo il Sindaco, in qualità di garante del
diritto alla salute dei cittadini e in qualità di membro della Conferenza dei
Sindaci della provincia di Pistoia, a chiedere alla Regione Toscana di
riconoscere Pistoia quale soluzione di ubicazione della Centrale Operativa di
area vasta Firenze-Prato-Pistoia. Infatti la legge invita non a costruire nuove
centrali, ma, in un’ottica di contenimento dei costi, a individuare una tra
quelle già esistenti all’interno di ogni area vasta, che naturalmente dovrà
essere ampliata e ristrutturata per far fronte al maggiore bacino di utenza. La
nostra richiesta non è dettata né da rivalse campanilistiche né da interessi di
partito, ma scaturisce dalla lettura di dati oggettivi e incontrovertibili.
Il primo dato evidente e indiscutibile è
che Pistoia costituisce la sede più idonea per la Centrale Operativa di area
vasta, sia dal punto di vista qualitativo che da quello economico. La Centrale
pistoiese, infatti, rappresenta secondo riconoscimenti unanimi una eccellenza
non solo sul piano dell’efficienza e dell’efficacia del servizio offerto, a
livello regionale e nazionale, ma anche sul piano dell’arricchimento del
territorio. Inoltre è quella che meglio risponde ai parametri e requisiti
organizzativo-funzionali richiesti dalla normativa di riferimento: si
tratterebbe solo di ampliare e potenziare strumenti già presenti, per una spesa
preventivata di circa 300.000 euro, a fronte dei 6 milioni di euro che
servirebbero per adeguare la sede di Firenze, che sembrerebbe quella più
quotata a livello regionale, secondo una illogica mentalità di accentramento
delle strutture e dei servizi.
Un altro importante aspetto da non
sottovalutare è lo stretto rapporto di collaborazione venuto a crearsi sul
territorio tra la Centrale Operativa di Pistoia e le associazioni di
volontariato, come la CRI e la Misericordia, impegnate nel settore del
trasporto sanitario, le quali mediante legge sono state inserite a tutti gli
effetti, come partners paritetici e insostituibili, all’interno del Sistema
Sanitario Regionale. Optando per un’altra soluzione si verrebbe ad interrompere
questo proficuo sodalizio, ormai consolidato nel tempo, mortificando di fatto
il lavoro e l’impegno gratuito profuso da tante persone generose in questa
forma di volontariato.
Il criterio dell’accentramento a tutti
i costi, che sembra essere quello predominante
in Regione, provocherebbe quindi non solo una maggiorazione della spesa,
non solo una inefficienza dei servizi, ma anche un depauperamento dei territori
periferici con una loro conseguente e irragionevole discriminazione.
Il Gruppo Consiliare Pdl
Roberto Bardelli
Elena Bardelli
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[Giovedì 27 giugno 2013 | 07:12 - © Quarrata/news]
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