di LUIGI SCARDIGLI
PISTOIA. Non tutti gli appassionati di basket superano i due metri
di altezza. Conosco patiti della
pallacanestro, a Pistoia, bassi come me. E molti fra questi, ieri,
impossibilitati a seguire in trasferta i loro beniamini della Giorgio Tesi Group, hanno provato a dare
(inutilmente) il loro calore – che non è bastato a
sconfiggere Brescia per il terzo decisivo punto per salire in A1 – incitando il
cinque biancorosso da piazza del Duomo, dove era stato issato un
maxi(mini)-schermo.
Che ha soddisfatto la visione
adrenalinica delle persone poste nelle prime tre, quattro file; chi si è
trovato dietro ha dovuto accontentarsi dei boati provenienti dal palazzetto
lombardo e fare le dovute deduzioni: ad ogni canestro seguito da applausi, due
o tre punti erano per gli avversari; ad ogni centro più silenzioso, il canestro
era stato realizzato dagli ospiti pistoiesi.
Si può metter un maxi schermo, che maxi
non è, tra l’altro, e non porlo ad un’altezza tale che in prospettiva, anche un
bambino, possa seguire gli eventi teletrasmessi?
Mi auguro che la festa per il ritorno
del basket pistoiese in A1 (atteso da quattro lustri) sia soltanto rimandata
alla prossima o quinta gara. Una festa ricca, quella che ci si prospetta a
vivere, nella quale, mi auguro, oltre ai caroselli e ai proclami non manchino i
soldi per l’acquisto di un maxi-schermo degno di essere definito tale e di una
struttura portante che lo ponga almeno a 5 metri d’altezza.
Alla prossima trasferta della Giorgio Tesi Group, casomai nel derby
con i cugini senesi della Monte dei
Paschi, tutti, in piazza del Duomo, potremo gioire alle gesta atletiche dei
nostri portacolori della pallacanestro.
Anche io, che di basket me ne impipo e
che soprattutto, mi sviluppo da terra verso il cielo appena per centosettanta
centimetri…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Lunedì 17 giugno 2013 | 06:34 - © Quarrata/news]
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