di LUIGI SCARDIGLI
Proprio in queste ore stanno montando
il palco in piazza del Duomo – Si inizia mercoledì con l’accoppiata Harper-Musselwhite
PISTOIA. Il conto alla rovescia, ora che il palco sta prendendo le
sue inimitabili sembianze, si può fare. Tra sei giorni, in piazza del Duomo,
Ben Harper e Charlie Musselwhite, apriranno il sipario sulla 34esima edizione
del Festival di Pistoia, cinque giorni di musica stellare che si chiuderà
domenica con tre chitarristi straordinari: Lucky Peterson, Robert Cray e Robben
Ford.
I rischi commerciali per questa nuova
scommessa imprenditoriale della Tafuro
dinasty sono principalmente legati alla mostruosa recessione che sta
attanagliando il paese alle prese con una povertà incalzante che è solita
tagliare i viveri per la sopravvivenza dai cosiddetti beni superflui
(smartphone esclusi, naturalmente): la musica, spesso, è uno di quelli. Ma non
solo: c’è anche un’impreventivabile bizzarria atmosferica a dare ulteriore
affanno alla macchina del Festival: l’estate non è ancora arrivata e stando
alle previsioni, nemmeno la prossima settimana sole e caldo renderanno bollente piazza del Duomo.
Aspettiamo fiduciosi, anche se temiamo
parecchio che un’eventuale non affollatissima edizione del Festival inducesse
le divinità che stanno fuori dalle
macchine a suggerirne lo smantellamento. Mi dispiacerebbe molto (non ne ho
persa una di edizioni: è bellissimo), anche perché nutro fortemente il sospetto
che al posto del Festival Blues, nei canonici tre giorni deputati alla
manifestazione, qualcuno, sotto le logge di Palazzo di Giano, dove si erge da
sempre il palco, allestisse un piccolo ristorante: a Pistoia, infatti, per
mangiare, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Per tutto il resto, c’è Mastercard!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Giovedì 27 giugno 2013 | 18:58 - © Quarrata/news]
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