«Il coinvolgimento diretto della gente
e del tessuto sociale è indispensabile per cambiare assetti consolidati nel
tempo»
CUTIGLIANO. Marina Lauri e Graziano Nesti, hanno diffuso il seguente
documento:
Ancora una volta il consiglio comunale
di Cutigliano disattende le richieste della minoranza e vota compatto per l’indizione
del referendum volto alla fusione dei quattro comuni.
Dopo aver dibattuto per la prima volta
questo argomento all’interno dell’assise comunale ed aver presentato una risoluzione
finalizzata a consentire una maggiore partecipazione popolare e un maggior
coinvolgimento sulle eventuali prospettive di riforma istituzionali, per meglio
delineare un percorso futuro, la maggioranza ha votato il proprio ordine del
giorno.
Alcune considerazioni non possono
mancare: è del tutto inspiegabile questa furia nel voler definire un assetto di
fusione a quattro, inspiegabile per le modalità e per i contenuti mai
adeguatamente illustrati e, poi, ci chiediamo, proprio tutti i consiglieri di
maggioranza intendono perseguire questa rotta? Sono veramente convinti e
consapevoli delle conseguenze e delle prospettive che questa fusione può
comportare?
Il sindaco nel suo intervento ha
ribadito l’importanza della coesione che, a suo avviso, può trovare
realizzazione solo mediante questo tipo di fusione. Ha parlato di
rappresentatività della montagna e della necessità di una unità di intenti, ma
è questa la forma giusta per conseguire questi risultati?
Sinceramente nessuno della maggioranza
ha argomentato circa le opportunità di questo “comunone”, del perché sia la
scelta maggiormente confacente alle necessità del territorio. E pensandoci
bene, questa unità di intenti e rappresentatività unitaria non si è voluta raggiungere
né mediante l’unione speciale dei comuni né mediante l’associazione dei
servizi. La prima, forma non ritenuta idonea alle istanze territoriali per
chissà quale motivo, la seconda una forzatura obbligata che non sta dando alcun
risultato se non carenze organizzative, ad eccezione di servizi già rodati e
ben strutturati da anni.
Qualcuno ci spieghi e spieghi alla
popolazione il perché questa fusione a quattro dovrebbe fornire risposte ad
oggi mai ottenute.
Se si intraprende un percorso non si
dovrebbe avere difficoltà ad argomentarlo o a supportarlo solo mediante la
necessità di risparmio dovuta alla spending review o per il cospicuo contributo
regionale dovuto in caso di fusione, altre dovrebbero essere, a nostro parere
le argomentazioni.
Noi siamo ancora più convinti che si
stia facendo un salto nel buio, che questa procedura sia del tutto errata e,
soprattutto, che non si abbia una visione del futuro e della strategia politica
da adottare per lo sviluppo del territorio.
Riteniamo che un coinvolgimento della
gente e del tessuto sociale sia indispensabile per cambiare assetti consolidati
negli anni ridefinendo gli ambiti territoriali per raggiungere anzitutto
risultati condivisi e rispondenti alle reali necessità della montagna.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 29 giugno 2013 | 18:20 - © Quarrata/news]
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