di ALESSANDRO ROMITI
Un Consiglio di amministrazione che, in
regime di ‘prorogatio’ per tre mandati, ha disfatto il ‘disfattibile’
AGLIANA. Continua il viaggio all’interno dell’indemocratica
Misericordia di Agliana, con un’altra sequenza di pillole.
Indifferenti. Così si definiscono i “volontari” alla Mise di Agliana,
alla notizia che il Governo Letta provvederà a tassare le consumazioni snack
e le bevande delle macchinette automatiche.
Emblematica la risposta di una giovane
intervistata: “Chi è a terra, può solo rialzarsi!”
Testimoni. Il primo di marzo 2012, il notaio Ruggiero Alberto Rizzi ha
rogato l’atto di costituzione della Fondazione Misericordia Agliana alla
presenza di due testimoni: Mauro Polvani e Greta Avvanzo.
Quest’ultima è stata
una delle poche voci d’appassionati volontari che s’infiammarono – come tabacco al fiammifero –
all’indomani delle sconcertanti rivelazioni per l’inchiesta sulla condanna civile
della Misericordia, avviata lo scorso mese di gennaio. Altro che indignazione e
proteste per sovrapposizione dei membri del Cd e i volontari! Tutta una
manfrina si scopre oggi, a distanza di cinque mesi. La verità è però inesorabile: viene sempre a galla.
Doppione. Il notaio Dott. Rizzi ha visto comparire, insieme al
Presidente della “Confraternita della Misericordia di Agliana – Onlus”, il
solito revisore dei conti della Onlus, il Rag. Bruno Gori. Il Notaio avrà
verificato se sussistono eventuali conflitti d’interesse, anche se a lui gli
aspetti d’opportunità e moralità non interessano affatto? Qui infatti, non
esiste né “controllore” né “controllato”: c’è l’uomo solo al comando. Uno e trino. Ubiquo.
Convenzione. Nulla vicenda dell’intramedica sembra essere calato
il silenzio più profondo. Intanto Usl 3 ha deciso di non utilizzare i locali
della Mise di Agliana anche per i corsi di formazione del personale paramedico.
I candidati alla nomina del Cd, tengono un “basso profilo” su ogni argomento,
pena l’eliminazione d’ogni speranza di qualche concessione elettorale. Insomma
l’acqua in bocca e l’ignavia sono ancora una volta le migliori delle
soluzioni?
Svilente. L’atteggiamento tenuto dalla dirigenza che, dopo la
rivelazione della verità delle enormi perdite economiche, ha rinnegato ogni
confronto con la stampa, approfittando dei sani principi che animano le persone
che ogni giorno prestano la loro opera e che hanno visto rinnegare ogni
rispetto alla loro categoria. La Mise ha eluso ogni replica chiarificatrice, in
rispetto alla più omertosa determinazione di “non rispondere” per evitare
ulteriori imbarazzi? Grande lezione d’opacità e negazione alla partecipazione
democratica. Un fortino blindato, con dentro un “Luigi XVI” autoproclamatosi
tale, grazie a un piccolo e minoritario gruppo di riconoscenti vassalli?
Banchiere. Dopo gli esiti della crisi mondiale – che ha visto i banchieri primi protagonisti responsabili – la comunità internazionale dei cittadini è indignata,
consapevole degli scandali causati in nome del profitto. Così non sembrano
pensarla nella piccola Agliana (o Cessnokgrad
[Чеснокград]), dove, alla guida di Mise e Fondazione, è stato incardinato
un bancario pensionato. Non sarà l’ora di metterlo a riposo, viste le perdine
da mezzo milione di € dovute alle sue brillanti operazioni economico-finanziarie?
A proposito: non avrà mica comperato Fresh del MontePaschi per la sua
Fondazione come il suo amico Papa/papà Paci a Pistoia?
Eterna deroga. Un Cd in deroga – cioè a mandato eterno, senza
soluzione di continuità – è stato prolungato
per ben tre mandati fino ad oggi: momento in cui, dopo tanta ‘dittatura’,
sembra (sottolineiamo sembra) che si torni alle elezioni. Però, per
strada, e in regime di prorogatio (da cui andrebbe esclusa ogni azione
amministrativa straordinaria) l’Artioli ha costituito un nuovo assetto degli
organismi originari trasformando capra & cavoli a suo capriccio:
Fondazione, Unimise srl, Misericordia Onlus, guscio di cicala svuotato di tutto,
a iniziare dai quattrini). Tutto è successo sotto l’indirizzo dell’entità
suprema [artiolica] denominata nell’atto notarile come “Fondatrice iniziale”
– una sorta di grande dea madre terra.
Ma a casa vostra, gente e lettori,
glielo avreste lasciato fare un diavolìo di questo genere a uno che, invitato
una sera a cena, non si fosse più alzato
da tavola e v’avesse fatto spendere mezzo milione di euro in beghe di tribunale
e cause perse…?
Maaaahhhhhhh!
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[Sabato 15 giugno 2013 | 12:57 - © Quarrata/news]
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