di FELICE DE MATTEIS
Qualcosa che torna poco in un continuo
viavai di proposte simili ad assalti e ritirate, mentre i veri attori sembrano
stare dietro le quinte come dei consumati burattinai
CUTIGLIANO-MONTAGNA. Forse è arrivato il momento di “fare il punto”
sinteticamente sul Comune Unico. Da non confondersi con l’Unione dei Comuni.
Vogliono il Comune Unico i “rimasugli”
della vecchia politica della Montagna i cui nomi sono a tutti noti e conosciuti:
alcuni di loro si fregiano della medaglia di “seppellitori” della Comunità
Montana e si avvalgono della facoltà di non sapere, di non ricordare e di non
avere colpa alcuna di questo scempio.
Si avvalgono anche della facoltà di non
rispondere, nonostante le ripetute sollecitazioni. Neppure una timida ma
doverosa giustificazione pubblica.
Tutti ancora uniti dal “patto Gualtierotti”,
quello di non poter parlare con la scusa che le indagini giudiziarie sono
ancora in corso. Con un piccolo distinguo sul quale torneremo appena possibile:
la Magistratura ha terminato il suo percorso che sinteticamente si può
riassumere “alla toscana”: chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. Oppure:
chi ha rubato ha rubato e chi si è salvato si è salvato.
Ma non può finire così e non finirà
così.
Dunque, Comune Unico. Abetone ha
cortesemente declinato l’invito; San Marcello, per il momento, tramite il
Sindaco, vuole un attimo di riflessione e un percorso partecipativo più ampio e
condivisibile possibile. Si è messa di traverso, la Silvia, e penso proprio che
la pagherà cara! Piteglio si è spaccato al suo interno con tre assessori che si
rivoltano al proprio Sindaco: roba da Piteglini e nulla più.
A Cutigliano, stasera, sicuramente la
maggioranza seguirà l’invito di Carluccio/Energreen (cofondatore “a titolo
personale” del Comitato Comunone/Dynamone che, al pari del famoso magistrato
Ingroia staserà, farà “solamente” il Sindaco) ed approverà quello che il capo
dirà perché, prima di essere sicuramente trombato alle prossime elezioni
amministrative, preferirà morire come Sansone con tutti i Filistei, consapevole
del bel ricordo che lascerà di sé ai suoi…
Un piccolo suggerimento all’opposizione:
dite tutto quello che dovete dire e pretendete che sia tutto trascritto alla
lettera. Altrimenti, se non potete per i più svariati motivi, fate come vi
pare. Tanto la gente ha esaurientemente compreso: vorremmo che anche qualche
componente della maggioranza, finalmente, cominciasse a capire. Chissà!?
In tutto questo quadro abbastanza
caotico ma paradossalmente anche positivo, nella misura in cui nessuno ha più
voglia di ubbidire tacendo come la Benemerita, si inserisce la figura
del nuovo entrato, Ing. Merciai, mandato avanti a sostenere le buone ragioni
del Dynamone mentre gli Orlandini ed i vari Lupi Valerio sembrano essersi
posizionati in attesa del “balzo finale” e della rottura del fronte dei
riottosi.
A proposito: il Merciai si ricordi che
De Gasperi, al quale fa riferimento come suo mentore Dc in un commento a questo
blog, si autodefiniva “un trentino prestato all’Italia” ed onorevolmente svolse
, durante la prima guerra mondiale, il suo dovere come ufficiale dell’esercito
dell’Impero Austriaco contro l’Italia.
Dove stanno il Merciai ed i suoi
camerati? A Caporetto o sul Piave?
Presto lo vedremo…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 19 giugno 2013 | 19:42 - © Quarrata/news]
Innanzitutto diamo a Cesare quel che è di Cesare: non sono ingegnere. secondo, prima di parlare di persone che non conosce dovrebbe informarsi. non ho niente a che fare con Dynamo né con Lions né con altre associazioni o organizzazioni. nessuno mi ha mai mandato in avanguardia perché, nella mia ormai lunga vita, non ho mai fatto il suddito a nessuno, ma operato in quello che credevo. Credere che il Comune Unico potrebbe essere una cosa positiva per la Montagna è un errore? bene, sto sbagliando! ma... lo vedremo solo alla fine. anche lei, dopotutto, sta scrivendo. e non parli a vanvera di De Gasperi, si rilegga la sua storia. tutta! alla prossima
RispondiEliminaAlcide De Gasperi, in effetti, lo lascerei proprio perdere. Quello era uno Statista. Non un qua-qua-ra-qua qua-lunque
RispondiEliminaUN LETTORE SCRIVE:
RispondiEliminaFinché questi politici non vengono cacciati ogni riflessione su Comunone o Dynamone lascia il tempo che trova. È impensabile che i padri fondatori del futuro Comune Unico siano composti da chi ha malgovernato il territorio per tutti questi anni. La vicenda Comunità Montana e i mega ammanchi che si sono protratti per almeno due decenni devono far riflettere l’opinione pubblica, la gente deve essere consapevole che il futuro della montagna pistoiese è in mano al “vecchiume” della politica, quello che non ha visto né sentito nulla o che sapeva ma ha preferito tacere per proteggere interessi propri e di altri. Resta da sperare che la Magistratura scopra le carte in tavola e sbatta in prima pagina i colpevoli di questa viscida vicenda che ha infangato l’immagine della montagna.
Roger 78
Non si può non essere daccordo con il sig. Merciai e con Lago Scaffaiolo : De Gasperi, anche se austriacante, fu De Gasperi. La sua DC accostata a quella della Rosy Bindi, Scajola,Cirino Pomicino,De Mita,Forlani e chi più ne ha più ne metta, pone solo un interrogativo positivo: esiste,dunque,ancora , un ceppo sano e con sani riferimenti culturali e politici Peccato non si siano usati abbastanza nel tempo;infatti se così siamo ridotti, lo dobbiamo "anche" ai figli degeneri di De Gasperi! O no?
RispondiEliminaBravo Alessandro, la colpa è proprio dei figli di De Gasperi e di quella DC che i partiti stanno tentando di emulare nel peggiore esempio che abbiamo avuto, e sicuramente non sarà finita qui! Ci si vuole nascondere dietro un dito? Il comunone serve per mettere fine alla vicenda triste dell'ammanco in Comunità Montana. Solo questo è l'obiettivo.
RispondiEliminaE allora, se l'obiettivo è solo quello di nascondersi dietro un dito per far dimenticare l'ammanco in Comunità Montana, cari montanari, smascheriamolo una buona volta, con la massima determinazione, senza sconti per nessuno. Solo dopo, con personaggi finalmente presentabili,capaci e competenti, dopo più di trent'anni di insulsi passacarte dell'apparato, potremo ricominciare a discutere di tutto quello che vogliamo.
RispondiEliminaQuanto a De Gasperi, era semplicemente di un altro pianeta.
Rispetto a quelli di oggi, mi si permetta un paragone calcistico, è come paragonare Pelè a tanti onesti operai del pallone che galleggiano nella nostra Serie B (e forse sono stato generoso).
Piero Giovannelli
Gabriele, non si dimentichi però, anche dei figli delle Botteghe Oscure. Da quei servi che prendevano soldi dal Patto di Varsavia e facevano i democratici in Italia nella Nato, sono nati i tanti Natta,Veltroni e D'Alema vari! E' daccordo? L'Italia, questa povera Italia nasce da qui.
RispondiElimina