di MARCO FERRARI
Dal Sindaco di Volterra, Marco Buselli,
parte la lotta dei “resistenti per la salute”
MONTAGNA. Su due vecchi cartelli, ben conservati, dell’Azienda di
Promozione Turistica della Montagna Pistoiese (uno è posto di fronte al Comune
di San Marcello e l’altro è a Mammiano), sono indicate le distanze dalle
località più importanti dal centro di San Marcello. Tra queste è riportata, come
ultima città ma esclusivamente per l’ordinamento alfabetico, Volterra, distante
125 km.
La curiosità ci è stata fatta notare,
con una punta di sano orgoglio, dai componenti di due associazioni nate in
difesa del locale Ospedale Volterrano, incontrate ieri nel più antico palazzo
comunale toscano, il Palazzo dei Priori di Volterra, alla presenza del Sindaco
Marco Buselli. L’incontro-invito
era stato rivolto al Presidente dell’Associazione Zeno Colò e al gruppo “Montagna
Pistoiese, è qui che voglio vivere”. Un incontro dominato dall’empatia,
tanto era il sentire e il pensare alla stessa maniera, basata sulla stessa
tipologia di vicende ed eventi a cui devono sottostare le piccole realtà
ospedaliere toscane e che quindi accomunano la Montagna Pistoiese con le
colline etrusche.
La vicenda della nostro reparto
chirurgico, chiuso per le festività natalizie e mai più riaperto nonostante le iniziali
rassicurazioni-prese in giro; la loro cardiologia confinata in due angusti
stanzini all’ultimo piano; la costituzione e l’azione della Commissione
filo-Asl in difesa del Pacini; il loro rifiuto categorico al cavallo di troia rappresentato
dalla Casa della Salute dentro l’ospedale; la raccolta delle firme, ed altro
ancora.
È dovuto intervenire il Sindaco a
interrompere questo continuo scambio di figurine e incanalare la discussione
verso possibili e fattibili azioni congiunte da estendere anche alle altre
realtà della Toscana interessate dalle stesse –
guardatevene bene è stato il monito del
Sindaco –
riorganizzazioni e riconversioni.
In questo periodo in cui la parola d’ordine
è centralizzare accorpando i servizi, vediamo anche la vicenda poste o la moda
dilagante delle fusioni dei Comuni, le piccole realtà devono resistere attendendo
la fase ciclica contraria.
Certo nelle realtà dove la
riorganizzazione/smantellamento dell’ospedale, come da noi a San Marcello, è
già conclusa, tutto sarà più difficile. Siamo purtroppo, noi della Montagna,
troppo avanti, siamo gli apripista, tanto avanti che il piano potenziamento/riorganizzazione
deve essere ancora approvato in Conferenza dei Sindaci, ma la riorganizzazione
è, però, già terminata.
Il Sindaco di Volterra si è già mosso
istituzionalmente e cerca l’appoggio di tutte le realtà che, come lui, si
trovano a fronteggiare gli stessi problemi. Si è fatto promotore di una prima lettera
inviata a molti amministratori del
territorio toscano che sono sede, al pari di Volterra, di strutture
ospedaliere. Lettera che, indirizzata anche al Sindaco di San Marcello
Pistoiese Silvia Cormio, non ha però ottenuto ancora risposta.
Una seconda lettera è stata poi inviata
proprio nella giornata di ieri al presidente della IV commissione Remaschi e
per conoscenza anche ai Sindaci di Barga, Castelnuovo Garfagnana, Portoferraio,
Abadia San Salvatore, Massa Marittima, Orbetello, Pitigliano, Castel del Piano
nonché San Marcello Pistoiese.
La preoccupazione, si legge nel
documento, è che si sia in presenza di un’iniziativa destinata a destrutturare
definitivamente i presidi ospedalieri di riferimento, con il rischio di “declinare
il diritto alla Salute su due binari diversi, a scapito dell’uguaglianza nell’accesso
alle cure tra tutti i cittadini, come garantito dalla nostra Costituzione”.
Solo facendo rete, è l’auspicio-appello,
rivolto anche a noi di San Marcello, fra tutte le piccole realtà, si potranno
contrastare efficacemente le direttive regionali.
Speriamo che i nostri amministratori
rispondano e contattino il Sindaco di Volterra.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 21 giugno 2013 | 19:54 - © Quarrata/news]
Se la Conferenza dei sindaci deve ancora esprimersi e il Piano é giâ avviato, forse il Piano é illegittimo. O no?
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