di LUIGI SCARDIGLI
La città gradisce il falso evento – Tutti in strada tra bancarelle, musica e sguardi indiscreti
QUARRATA. Renato Nicolini, l’ex Sindaco di Roma che ideò la notte bianca, si sarà sicuramente
voltato dall’altra parte, nella tomba dove giace, se qualcuno, ieri sera, lo
avrà tenuto al corrente di cosa è diventata, a Quarrata – ma anche altrove,
beninteso – la sua idea geniale: un mercato.
Chiuso al traffico l’ultimo tratto di
via Montalbano e l’intera piazza, Quarrata si è illuminata a festa, ma solo per
consentire agli ambulanti e ai commercianti fissi di non chiudere bancarelle e
negozi e restare aperti fino a notte fonda, nell’augurio che questa crisi, che
non dà tregua, passi proprio come ’a nuttata di Eduardo.
Sì, certo, ogni cinquanta metri musica,
tra karaoke, gruppi emergenti e giovani aspiranti dell’interminabile concorso
canoro, writeristi con maschere anti-gas, giovanissime modelle con una
preoccupante predisposizione all’ammiccamento più morboso e tutti quarratini,
uomini, donne, piccoli e vecchi, giù in strada, a vedere l’effetto che fa.
Qualcuno si è fermato nei bar dove
veniva teletrasmessa Italia-Brasile; altri hanno chiesto cosa facesse Pistoia
contro Brescia nella gara decisiva per salire nella massima serie di basket, ma
la stragrande maggioranza ha passeggiato per oltre tre ore in su e in giù, dall’incrocio
chiuso al traffico fino in piazza e ritorno, con la folla che ingrossava con il
calar delle tenebre.
«Sì, hai ragione – mi ha confidato il Sindaco Mazzanti incontrato
tra la ressa festante –. È una manifestazione vuota, ma ci sono pochi soldi e
non abbiamo potuto nemmeno assoldare un artista di spessore per concentrare la
festa in un punto strategico».
E allora, visto che non ci sono soldi,
meglio organizzare una festa a macchia di
leopardo, come direbbe Bersani, con gruppetti e pianobaristi disposti lungo
la passeggiata ad allietare le vasche,
senza che nessuno, fatto salvo che per le rispettive dolci metà, si fermi ad
ascoltare.
Certo, c’erano anche gli stand delle associazioni
di volontariato e soprattutto, i ristoranti quarratini, ieri sera, hanno
finalmente registrato il tutto esaurito: va bene così, di questi tempi.
È chiamarla notte bianca che è fuorviante, demagogico, subdolo.
Bastava dire alla popolazione di Quarrata
e dintorni, abitualmente costretta alla televisione, che ieri sera si sarebbe
potuto restare in città senza pentirsi di non essere andati a fare lo stesso
nulla altrove.
Caro Mazzanti, quella del 2014 chiamala
la notte in bianco: il risultato è lo
stesso, ne son sicuro, ma tu avrai la coscienza a posto per non aver
dialetticamente gabbato nessuno e l’equosolidarietà di essere stato, se non
altro, originale.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
Fotogramma di telecamera di vera notte
bianca (E. Bianchini).
[Domenica 23 giugno 2013 | 11:59 - © Quarrata/news]
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