giovedì 27 giugno 2013

TRA SWING E VERNACOLO


di LUIGI SCARDIGLI

I ‘Gatti mézzi’ e Andrea Kaemmerle a “Cgil incontri” con ‘Lisciami’

SERRAVALLE. A Livorno e soprattutto ai livornesi, non parrebbe vero che Tommaso Novi e Francesco Bottai, in arte I Gatti mézzi, fossero loro conterranei. E invece, ironia della sorte, i due saltimbanchi, che si dilettano parecchio, al piano e alla chitarra, swingando, senza dimenticare gli studi jazz e di musica popolare e soprattutto senza prendersi in alcun modo sul serio, sono pisani.

Sul palco della Festa della Cgil, a Serravalle pistoiese, con loro, a chiudere un cerchio irriverente, goliardico, rondelli ano, anche Andrea Kaemmerle, un comico-cantastorie ad origine controllata, con il quale stanno portando in giro, da un paio di anni, lo spettacolo Lisciami, un racconto a sei mani che vive sui ricordi indelebili delle balere e del liscio e che si lancia nel futuro, un’incognita colossale, che hanno deciso di guardare alle spalle, aggirandola.
Nel contenitore del piacevolissimo e godibile intrattenimento c’è un po’ di tutto quello che si vorrebbe trovare in una serata di amarcord, uno slang usato non a caso visto che il cuore dello spettacolo racconta dell’emiliano Oreste che si porta dietro, a suonar di liscio e a parlare di maggiorate, i figli di un vecchio amico-collega. Ma senza un filo conduttore, senza una trama, senza prologo ed epilogo; una raccolta fotografica riposta sì in una collezione, ma senza ordine alcuno.
Il pubblico segue con accalorato disincanto le confessioni di tutti e tre, tra un brano e un travestimento, un’imprecazione e un ricordo, nel segno di un vernacolo inconfondibile ma ibrido, buono per un bosco, ma anche per un tratto di riviera.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Giovedì 27 giugno 2013 | 07:23 - © Quarrata/news]

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