Il ‘finocchione’ made in Usa è diverso
dalla Finocchiona Toscana
PISTOIA. Vero e Falso. Campagna Amica e rete
produttiva/distributiva a filiera corta. Ale e Sally. Binomi presenti e/o
spiegati nella serata di giovedì 20 giugno a Pistoia, all’aperitivo che ha
ufficializzato l’adesione alla rete di aziende legate a Coldiretti (Campagna
Amica) dell’Osteria Ale e Sally, primo ristorante pistoiese, uno dei primi in
Toscana, a scegliere di ‘fare la spesa’ direttamente nelle aziende agricole.
Presenti all’evento Tina Nuti,
assessora alle Attività produttive e sviluppo economico del Comune di Pistoia, Mauro
Mari, assessore all’Agricoltura della Provincia di Pistoia, Silvano Calistri,
presidente del Consiglio provinciale, oltre ad altre autorità e a tanti
pistoiesi. Benedizione iniziale di Don Piero Vannelli, consigliere
ecclesiastico di Coldiretti Pistoia.
“L’idea Coldiretti di puntare sulla
rete agricola italiana raccoglie sempre più consensi. Per dare gambe solide al
progetto Campagna Amica – ha commentato Vincenzo Tropiano, direttore di
Coldiretti Pistoia – occorre condivisione culturale e coinvolgimento di
autorità pubbliche e aziende anche non direttamente agricole. A Pistoia accade
proprio così, ringraziamo Comune e Provincia, oltre ad Ale e Sally, le due
ristoratrici che hanno compreso e ‘sposato’ i vantaggi di avere rapporti
diretti con i produttori agricoli”.
In Toscana sono oltre 500 i Punti
Campagna Amica, dove acquistare presso le aziende produttrici, settanta i
mercati, il 10% in provincia di Pistoia. La rete è in grado di soddisfare le
esigenze anche di acquirenti professionali, come appunto i ristoranti. L’ulteriore
sviluppo della rete distributiva a filiera corta è messo a repentaglio dai
tanti falsi prodotti, che imitano le eccellenze italiane e toscane.
Gli oltre 150 partecipanti all’aperitivo,
oltre a gustare trippa, lampredotto, zuppa di farro e fagioli cannellini,
cucinati da Ale e Sally e di provenienza pistoiese, hanno potuto toccare con
mano i falsi, venduti e prodotti negli Usa, in Germania, Romania, Canada che di
toscano non hanno nulla, salvo che il nome in etichetta: pecorino (rumeno),
sangiovese (californiano), finocchiono (statunitense) e tante altre produzioni,
che procurano indebiti vantaggi ai produttori/venditori che sfruttano l’Italian
sounding, vale a dire l’assonanza fonetica con i nomi tipicamente italiani, che
nella mente dei consumatori è sinonimo di qualità.
Qualità che sempre di più i produttori
toscani e pistoiesi ricercano. Come per esempio l’olio monodose dell’Azienda
Agricola Marini Giuseppe di Pistoia, 100 millilitri in bottiglietta di vetro
(vedi foto), da gustare appena aperta al ristorante, portandosi a casa ciò che
non si consuma. “È sulla qualità che dobbiamo puntare. Far capire e vivere ai
consumatori le vere esperienze gustative dei prodotti italiani, toscani e
pistoiesi”.
Leccornie genuine esposte ieri nel
locale di Ale e Sally. Pasta, legumi, farine, vino, vinsanto, salumi, pecorino
di produttori pistoiesi: Lepori Giovanni, Larciano; Luca Michelozzi, Quarrata;
Agriturismo Il Calesse, Quarrata; Azienda Agricola Ca’ Via, Lamporecchio;
Azienda Agricola Marini Giuseppe, Pistoia; Azienda Agricola Massimo Iori,
Pistoia e Società Agricola Massaro, Montecatini.
[coldiretti
pistoia]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 23 giugno 2013 | 11:16 - © Quarrata/news]
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