«Oltre ai finanziamenti regionali e statali, i Comuni che si
fondono sono esentati per 3 anni dal rispetto del tetto del patto di stabilità.
Ciò farebbe sicuramente ripartire gli investimenti e darebbe ossigeno alle
aziende della Montagna»
FIRENZE. «Silvia Cormio? Da
qui in avanti la chiamerò “Attackormio” visto il suo attaccamento alla poltrona
conquistata l’anno scorso. A parte gli scherzi, i cittadini di San Marcello
Pistoiese sono stati presi in giro dal sindaco sin dalla campagna elettorale.
Ricordo a Cormio che è stata eletta proprio perché al primo punto del suo
programma aveva messo la costituzione di Montagna Pistoiese attraverso la
fusione dei quattro Comuni della Montagna.
E tutti sappiamo che, dato che
l’anno prossimo si andrà a elezioni ad Abetone, Cutigliano e Piteglio, non
possiamo perdere inutilmente tempo. Se il referendum non si fa quest’anno,
parleremo di Comune unico per i prossimi 20 anni se non arriva direttamente un
decreto da Roma o addirittura da Firenze a sancirne la nascita». È quanto
afferma, anche con una vena di sana ironia, il capogruppo di Più Toscana in
Regione, Antonio Gambetta Vianna, commentando la notizia data dalla stampa del
“no al Comune unico adesso” da parte del primo cittadino di San Marcello
Pistoiese, Silvia Maria Cormio.
«Ricordo al sindaco – prosegue il
consigliere regionale pistoiese – che, in base alla normativa vigente, ogni
Comune che si fonde può contare oggi su 250.000 euro l’anno per cinque anni di
maggiori contributi regionali. A questi, inoltre, si aggiungono i finanziamenti
decennali dello Stato. Senza contare che i Comuni che si fondono sono esentati
per tre anni dal rispetto del tetto del patto di stabilità. E ciò farebbe
sicuramente ripartire gli investimenti e darebbe ossigeno alle aziende della
Montagna».
Gambetta Vianna ricorda anche che,
«come afferma l’articolo 62 comma 3 della Legge Regionale n° 68/2011, “a decorrere
dal 1° gennaio 2016, la Giunta regionale presenta le proposte di legge di
fusione dei Comuni anche in assenza dell’intesa” tra i Comuni. Senza
dimenticarci di un eventuale decreto direttamente da Roma. Cormio vuole che la
decisione sia calata dall’alto e, di conseguenza, che i territori della
Montagna rinuncino ai finanziamenti regionali e statali?».
[comunicato
più toscana]
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[Venerdì 21 giugno 2013 | 12:48 - © Quarrata/news]
Questo blog è eccezionale! Ci offre anche un Gambetta in versione ridanciana. Roba da non credere! Blogger,cambi la foto di Gambetta Vianna perchè quella proposta sembra più la pubblicità di O.F.I.S.A ( i fiorentini come me sanno cos'è....). Io sapevo anche che i comuni sotto i 5000 abitanti non sono tenuti al patto di stabilità. O sbaglio?
RispondiEliminaGambetta,Gambetta............
Caro Alessio, San Marcello Pistoiese attualmente ha quasi 7.000 abitanti. Tutto il Comune di Montagna Pistoiese sarebbe di circa 11.000 abitanti... Inoltre, è di questi giorni la richiesta di molti sindaci con Comuni sotto i 5.000 abitanti di uscire dal patto di stabilità visto che dal primo gennaio 2013 anche i Comuni sotto i 5.000 abitanti ne sono soggetti.
EliminaCara Più Toscana:
RispondiEliminainnanzitutto continuate la vostra battaglia contro i vergognosi sperperi degli affitti dell'ASL pistoiese. Queste sono battaglie che i cittadini apprezzano. Per quanto riguarda il "patto di stabilità",la Legge per ora è questa ed il diversivo di San Marcello che supera i 5000 abitanti è ,appunto, un diversivo;onde, non fate i furbi e dite a Gambetta Vianna di sorridere in qualche foto! La pubblicità è l'anima della....politica.Ride anche, a tutta bocca, il Ministro Kienge ( si scrive così?)! In bocca al lupo!
Ma "piú toscana" de che?
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