martedì 18 giugno 2013

UN’ESTATE DI INIZIATIVE PER FAR VIVERE LA MONTAGNA E LA PORRETTANA

Alla riscoperta dello spirito dei ferrovieri del secolo scorso

PISTOIA-CORBEZZI. Un paio di anni fa uscì un articolo su un quotidiano di Pistoia che definiva questa zona della Montagna Pistoiese attraversata dalla Ferrovia Porrettana “Il deserto dei Tartari”. È così che molti ci vedevano dall’esterno e probabilmente è questo che siamo stati per troppo tempo anche agli occhi delle istituzioni.

Eppure domenica mattina, a Corbezzi, quasi cento persone e i rappresentanti di numerose associazioni, (le Pro Loco della zona, Fermodellisti, C.D.S.F.P., Legambiente Pistoia e Comitato Viva la Porrettana Viva) hanno affollato la piccola stazione e assistito all’evento Organizzato da Maurizio Panconesi, uno dei più illustri studiosi della Ferrovia Porrettana e dagli amici del gruppo Facebook “Salviamo la Porrettana”.
Panconesi ha raccontato le storie appassionanti ed eroiche di quelli che furono i ferrovieri al tempo dei treni a vapore, storie dal sapore antico, di dedizione, passione e orgoglio per un lavoro considerato una missione, un servizio da onorare per la nazione e per il prossimo.
Effettivamente oggi la condizione della Montagna Pistoiese non è delle migliori; viviamo una crisi nella crisi, con una situazione drammatica di quel poco di tessuto economico ancora presente, la mancanza di opportunità per i giovani e i crescenti disagi per le fasce più deboli come gli anziani, che rappresentano la maggior parte degli abitanti.
La minaccia più grande è il continuo taglio dei servizi, che innesca un circolo vizioso con il calo della popolazione. L’ufficio postale per riscuotere la pensione e pagare le bollette, l’ambulatorio medico, una mobilità decente per andare a scuola e a lavoro, una piccola bottega dove comprare il pane, il giornale, dove incontrarsi, sono essenziali per la vita di questi luoghi. Senza questi servizi i paesi si spopolano, vengono abbandonati, lentamente muoiono.
Eppure si è visto che questo non è un deserto, è un territorio ricco di risorse ambientali, storiche, culturali e architettoniche. Le ferriere, le ghiacciaie, i musei, le chiese, la Linea Gotica, la Via Francigena, non ultima la Ferrovia Porrettana (in qualunque altro paese al mondo ne avrebbero fatto un vanto nazionale). Nondimeno la Montagna Pistoiese ha una grande ricchezza di risorse umane, persone attive e intraprendenti, fortemente radicate a questi luoghi, che con dedizione e con passione attraverso le Pro loco e le associazioni cercano di mantenerli vivi e di preservare le tradizioni locali, o piccoli imprenditori come i Ciuti, gli storici gestori del bar di Corbezzi, che ancora resistono, nonostante le innumerevoli difficoltà. Persone in cui brucia ancora quella passione e quello spirito di servizio al prossimo proprio di quei ferrovieri di allora.
Quell’articolo del 2010 aprì una pagina nera della nostra storia, fu preludio alla vicenda dei tagli alle corse dei treni, che tutti abbiamo sentito come una condanna a morte per la ferrovia e di conseguenza per questo territorio, ma quelle vicende negative, hanno scosso gli abitanti della montagna e tutti coloro che la amano.
Per questo abbiamo visto mobilitarsi, pendolari, storici, appassionati, gente comune e numerose associazioni, ponendo ciascuno l’accento sull’importanza del servizio per i pendolari, oppure evidenziando il valore della risorsa dal punto di vista storico, architettonico e culturale. Ciascuno con la propria sensibilità e la propria metodologia, ma tutti uniti nelle diverse iniziative, come questa di oggi e consapevoli che i due aspetti sono entrambi essenziali e complementari per mantenere viva la linea.
Tutta questa mobilitazione e questa manifestazione di interesse e di vitalità hanno fatto sì che molte cose siano cambiate. Nonostante il servizio sia ancora palesemente inadeguato e mostri grossi limiti progettuali e alcuni nodi di disaccordo in merito alle corse di autobus, finalmente si riscontra un impegno serio da parte della Provincia di Pistoia e dalla Regione Toscana perlomeno sul fronte della promozione turistica.
Gli enti si sono resi promotori della manifestazione “Estate sulla Porrettana” che prevede il reinserimento di due corse di treno per 15 domeniche e la diffusione, on line e tramite dépliant cartacei, degli eventi che si svolgono nei vari paesi, che sarà certo utile a ridare un po’ di ossigeno all’economia della zona. Ma che soprattutto viene svolta in un clima di dialogo e collaborazione con le associazioni sul territorio e rappresenta quindi quel fronte unico che è condizione indispensabile in vista della scadenza del contratto di servizio con Trenitalia nel 2014 che genera incertezza e forte preoccupazione.
Facciamo quindi appello a tutte le associazioni, alle imprese e ai cittadini della montagna ad unirsi in uno sforzo comune con la passione, le capacità e l’orgoglio che ci contraddistinguono, per avviare, una stagione di iniziative senza precedenti che possa, mostrare al mondo il valore delle nostre risorse, dei nostri prodotti tipici, del nostro artigianato locale, della nostra cultura, della nostra ferrovia e dell’ambiente meraviglioso che gli incornicia. Così che vengano universalmente conosciute e apprezzate come meritano e così che nessuno ci veda più come un deserto dei Tartari, ma invece come un territorio vivo e vitale, una miniera d’oro da scoprire e da valorizzare.
E facciamo appello a tutti i cittadini dell’area metropolitana a trascorrere qui vacanze e fine settimana per sostenerci in questa nostra voglia di rinascita e per sorprendersi nello scoprire che vicino casa ci sono luoghi che non hanno niente da invidiare alle più rinomate mete esotiche.
Samuele Pesce
Legambiente Pistoia
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[Martedì 18 giugno 2013 | 09:13 - © Quarrata/news]

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