giovedì 20 giugno 2013

COMUNONE DYNAMONE. TRA GIRI DI VALZER E CORSA AGLI OMBRELLI


di GRILLO PARLANTE

CUTIGLIANO-MONTAGNA. L’affaire Comunone Dynamone che ormai da tempo ha guadagnato molto spazio su Quarrata/news ed altrettanto poco spazio su i quotidiani locali – fatta eccezione dei comunicati emessi dal noto Comitato presieduto da Roberto Orlandini – è riuscito quantomeno a porre l’attenzione su alcuni aspetti lobbystici e focalizzare i seguenti aspetti:

  1. Il trasversale interesse alla fusione di molti degli amministratori dell’ex Comunità Montana tutti animati dal conosciuto invito “ragazzini fatevi in là lasciateci lavorare”: quello che anni fa rivolgevano sulle pubbliche piazze i venditori di piatti.
  2. La inesistente osservanza delle procedure da parte di Carluccio Ceccarelli  Sindaco in carica di Cutigliano e (da privato) socio fondatore e promoter del Comitato che, oltre a volere unicamente il Comune a 4, soltanto dopo pressante richiesta della Regione ed in zona Cesarini ha portato questo argomento in Consiglio il 19 giugno scorso.
  3. La divisione regna sia nel Pd che nel centrodestra montani che da un lato vedono il sindaco in carica di San Marcello e la sua maggioranza optare per un rinvio peraltro osteggiato alla grande dai vecchi dirigenti Valerio Sichi, Adamo Bugelli, Albarosa Nesti, Sauro Romagnani, Moreno Seghi. Dall’altro lato invece per il centrodestra Carluccio Ceccarelli, Claudio Gaggini Sindaci di Cutigliano e di Piteglio su invito di Valerio Sichi ma in aperta dissociazione con il Pdl pistoiese rappresentato dal vicecoordinatore La Pietra, prima di discuterne in Consiglio comunale hanno preteso dai consiglieri e dagli assessori la sottoscrizione una lettera di adesione al Comunone Dynamone.
  4. A Cutigliano i soli a rifiutare la firma sono stati quelli di minoranza mentre a Piteglio ci dicono che tre assessori hanno votato contro il testo proposto e che per l’approvazione sono stati necessari i voti della minoranza capeggiata da Valerio Sichi.
In tutta questa vicenda è inoltre emerso che l’unico ad essere rimasto coerente con se stesso è il signor Giampaolo Merciai il quale, confidando in un accordo sottoscritto con il Pdl pistoiese avente per oggetto la sua presentazione come candidato a Sindaco di San Marcello per il centrodestra, si è ritenuto giustamente beffato tanto da dimettersi da questo partito e divenire vicecoordinatore di quello che ora tutti chiamano Comunone Dynamone. 

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[Giovedì 20 giugno 2013 | 18:58 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Gentilissimo Signor Grillo Parlante, la sua rubrica a volte mi diverte. è pungente quanto basta, divertente quanto basta, non sempre sincera quanto basta. e questo stuzzica il dibattito. la ringrazio, ma nel suo articolo c'è un evidente e grossolano errore che, essendo io parte in causa, presente e firmatario dell'accordo di cui scrive, desidero correggere. non ho mai sottoscritto accordi con il PDL né con altri partiti per fare il candidato sindaco a San Marcello. è vero che all'interno del PDL pistoiese era stato fatto il mio nome, ma proprio per la coerenza che anche lei mi riconosce, la mia eventuale candidatura fu da subito osteggiata dal PDL sanmarcellino (o da ciò che ne rimaneva) e dagli altri partiti della coalizione e quindi, poiché a me piacciono le cose che uniscono e non quelle che dividono, e non essendo particolarmente interessato a poltrone, tanto meno a quella di un compito così gravoso, ritirai la disponibilità che avevo dato valida solo nel caso che tutto il centrodestra fosse stato favorevole. l'accordo di cui lei parla (e che non so da dove le sia arrivato) si riferiva ad altra cosa che, se permette, sempre per la correttezza che mi contraddistingue, preferisco non divulgare, anche se esiste un documento ufficiale sottoscritto da 4 persone. avere a che fare con persone che non mantengono la parola data, però, mi costrinse a lasciare il PDL e per solidarietà e altrettanta coerenza, con me seguirono le dimissioni di un'altra ventina di iscritti sanmarcellini. e un'ultima cosa: non sono entrato a far parte del Comitato per la fusione del Comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello (ma perché fa paura chiamarlo col nome giusto?) con mire diverse da quello che ho già espresso in altre occasioni e mi piace pensare che mi sia stato chiesto di fare il vicecoordinatore proprio perché fuori dalla politica e per la coerenza di cui sopra. ecco, signor Grillo Parlante, questa è la verità e le assicuro che io non sono Pinocchio

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