Un incontro
tra Lapenna e Parisi – Candidati in lista:
raggiunta, ma con grandi sforzi, quota 28
PISTOIA. Il Pdl sta registrando anche in queste
ore delle incredibili vicende che tuttora generano enorme difficoltà alla
chiusura della lista.
Tra chi ha
minacciato le dimissioni, chi vuol fare il passo indietro, chi ancora pone veti
incrociati di ogni tipo, ci dicono che siamo dinanzi a un vero e proprio
teatrino napoletano.
Intanto ci
segnalano che nelle ultime ore c’è stato (o nelle prossime è previsto…) un
incontro tra Lapenna e Parisi. Cosa potranno essersi detti o dovranno dirsi?
Meglio lasciare
il tutto all’immaginazione dei lettori. Ci torneremo sopra in séguito.
Per quel che
attiene alla lista, con non poco sforzo il Pdl sembra ormai giunto a quota 28,
ma andando – a quanto si dice –
a procedere alla scelta di ‘volontari forzati’, costringendo cioè alla
candidatura tesserati del tutto controvoglia e che non garantiranno mai, forse,
una corsa vera e davvero motivata.
In questo stato
così pieno di incertezze, sembra che Annamaria Celesti incredibilmente non riesca
rendersi conto di rischiare il peggio. Queste le ultime voci.
Per rimanere in
tema, siamo ancora dinanzi a una vera e propria ‘rosticciana parte seconda’.
Ieri 22 marzo,
dopo la pubblicazione della nostra prima puntata, Alberto Lapenna ha cercato di
mettersi in contatto con noi. Ma chiedeva un nostro numero di telefono: abbiamo
perciò preferito non discorrere direttamente. La democrazia, quella delle
parole scritte e dei giornalisti, a volte richiede anche che, più che sguainare
il fioretto della parola, sia meglio sfidarsi a duello per scritto, anche se
non dietro la chiesa dei Cappuccini come nei romanzi di Dumas.
Se dunque il
coordinatore provinciale del Pdl ha qualcosa da dire, noi siamo qui: pronti a
ricevere i suoi scritti, le sue osservazioni, le sue correzioni e rettifiche.
Edoardo Bianchini
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[Venerdì 23
marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]
Spesso mi vien da pensare - magari sbaglio, ma che vuoi farci? - sulla scelta volontaria del centrodestra di non voler neppure provare a correre per vincere, qui in Toscana. In altri termini: corrono per perdere. Forse perchè, tutto sommato, è più comodo così. Certo sbaglio, certo non è così però ...
RispondiEliminaE' così, complimenti.Non sbagli. Ma forse che "Chi regge il sacco" è meno colpevole del ladro? Il problema è dovuto anche alla sensazione di impotenza che si percepisce sul territorio, dove tutto è "PD"/vestito o travestito. Resta da dire che il PDL ha certamente individuato delle aree di vantaggio in questa sorta di "coabitazione", condotta in spregio all'omissione di un esercizio di autentica democrazia, intensa come "servizio alla comunità".
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