Il consigliere si appella ai sindacati
e alle istituzioni
per una piena tutela delle lavoratrici
PISTOIA. Una lettera che pone l’accento sulle condizioni di lavoro
delle donne impegnate al Ceppo, mette in luce la scarsa tutela delle
lavoratrici della ditta Dussman.
Pistoia lì 29.03.2012
Al Sindaco
Al Presidente della Regione Toscana
Al Direttore Usl 3
Agli Organi di Stampa
Ai Sindacati
Oggetto: Statuto dei Lavoratori,
articolo 18, mimose… e dintorni.
A Pistoia nella Sanità va tutto bene,
del resto lo certificano anche il Dott. Enrico Rossi, il Dott. Alessandro
Scarafaggi e quel Sig. giornalista di Massa che, da cinque anni, opera
alacremente per fare “Fundraising” e migliorare la comunicazione sanitaria.
Il Dott. Enrico Rossi non risponde
direttamente al Capogruppo dell’Udc, ma gli risponde indirettamente scrivendo
alla Gentile “Sig.ra Annamaria” (non quella candidata a Sindaco), è vero però
che il Sig. Rossi “ha espresso su giornale, radio e tv” il suo parere, infatti
proprio lui pubblicò sul quotidiano “La Repubblica”, nei primi mesi del 2011,
che il Dott. A. Scarafuggi avrebbe dovuto restituire alle Casse regionali 38
milioni di euro per il “pasticciaccio” di Massa, e ciò entro il 31 Marzo 2011.
Sono stati restituiti quei soldi?
Mentre si concedono “premi di
produzione” al Dott. Scarafuggi, e si continuano a spendere 50 mila euro all’anno
per il “Comunicatore di Massa”, ora non ci sono le risorse per garantire una
efficiente attività di “pulizia e sanificazione” di tutti i reparti dell’Ospedale
del Ceppo.
Infatti l’impresa “Dussman”, con sede a
Bergamo e proprietari in Germania, in data 15 Febbraio 2011 ha vinto la gara
per le pulizie dell’Ospedale.
Essendo state ridotte le risorse, forse
anche per i premi di produzione e per il contratto di “Marketing e Fundraising
sanitario”, si è avuto il conseguente taglio delle ore da destinare alle
pulizie e questo con grave danno per l’igiene e con l’incremento, probabile,
delle malattie “da ambiente ospedaliero”, con inoltre la riduzione di circa il
30% del salario, già modesto, del 100 addetti occupati in questo lavoro.
Ma c’è di più, infatti tutti i giorni
vengono effettuati i controlli e se c’è qualcosa che non va, richiamo scritto
e, dopo il terzo richiamo scritto, licenziamento.
Va bene così: il principio “ad
impossibilia nemo tenetur” vale per tutti, ma non per gli addetti alle pulizie
dipendenti dalla Dussman, perché loro devono fare sempre di più e in minor
tempo (come prevede lo Statuto dei lavoratori vigente in Cina).
Dove sono i Sindacati? I loro tamburi
risuonano per l’Articolo 18, era ora, ma emettono un silenzio assordante per
queste povere lavoratrici, alle quali magari qualcuno il giorno 8 Marzo ha
fatto dono di un ramoscello di mimosa.
Queste donne hanno diritto, non ad un
fiore, ma al lavoro, al rispetto della loro dignità ed al sostegno dei
Sindacati e delle Istituzioni locali.
Quanto sopra esposto corrisponde al
vero?
Signor Sindaco per favore mi risponda,
prima di tornare a fare il Dirigente dell’Usl n° 3, se non mi risponde Lei, del
resto Enrico Rossi risponderà alla Sig.ra Annamaria.
Cordialmente
Consigliere Terzo Polo
Giampaolo Pagliai
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 29 marzo 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.