MONTALE-PIANA. L’inceneritore di Montale ancora una volta “al limite” della legge: ulteriori dati allarmanti sulle emissioni di diossina risultanti dai dati relativi che in questi giorni sono stati pubblicati: http://www.provincia.pistoia.it/AMBIENTE/InformazioneAmbientale/TermovalorizzatoreMontale/Gruppo5/ControlliARPAT/2012/CONTROLLO%20ARPAT%20GENNAIO%202012.pdf.
I
risultati dei controlli ufficiali dei primi due mesi del 2012 effettuati da Arpat
ancora una volta sono allarmanti: per la linea 1 siamo intorno al valore limite
di attenzione previsto dall’Aia che è pari a 50 pg/Nm3, ma in febbraio, siamo a
46 pg/Nm3 (che diventano 56 e “sforano” se si tiene conto anche dei Pcb d-l [D-l:
Dioxin Like (Come le diossine) –
n.d.r.]). Che la situazione sia allarmante lo dimostra anche la nota di
trasmissione dell’Arpat a firma del Dott. Coppi (28.2.12), dove si evidenzia
questo dato perché “... sia data comunicazione al gestore dell’impianto
affinché ... intensifichi i controlli sulle condizioni impiantistiche per
evidenziare iniziali situazioni che potrebbero favorire l’istaurarsi di
elementi di criticità”.
Questa
comunicazione dell’Arpat è comunque un po’ strana, in quanto nel riferirsi alla
nuova criticità, Coppi afferma l’esistenza di “iniziali situazioni” e cioè quando il Comitato aveva
tempestivamente denunciato che già i risultati delle analisi in continuo del
settembre 2011 avevano dato risultato di 43 pg/Nm3, valore prossimo al limite d’attenzione
pari a 50 pg/Nm3. Dunque perché l’Arpat –
che sembra “svegliarsi” solo adesso –
continua a ignorare questo dato di evidente criticità?
Ma
esiste una ancor più strana coincidenza
sul calendario: il 27 febbraio si è svolta un’importante riunione nel Municipio
di Montale, presenti tutti i Sindaci-Proprietari dell’impianto, con il Presidente
e Direttore del Cis e Arpat, Provincia e Asl – esclusi i rappresentanti del
Comitato – dalla quale era
scaturito un comunicato stampa del giorno successivo dei Proprietari-Sindaci del
Cis e con l’Assessore Fragai che nel fare “chiarezza su quanto
sostenuto dal Comitato per la chiusura dell’inceneritore”, rassicuravano la cittadinanza
sulla “...assoluta regolarità di funzionamento dell’impianto, escludendo
categoricamente l’eventualità che possa essersi verificata un’emissione fuori
controllo di diossine”. Sempre lì, si stigmatizzava anche che
era “..molto grave il fatto che, senza prima verificare in alcun modo i
fatti attraverso un confronto con il Cis o con le Amministrazioni deputate al
controllo dell’impianto, il Comitato per la chiusura dell’inceneritore di
Montale abbia diffuso l’allarme nella popolazione, generando immotivata
preoccupazione” ...contestando infine che... “non
è accettabile che, in maniera del tutto strumentale, si instillino nella
cittadinanza preoccupazioni e paure ingiustificate”.
Tutto
questo, si noti bene, veniva affermato contemporaneamente all’incontro in cui lo
stesso Dott. Coppi rappresentava per iscritto la possibile esistenza di
criticità (vedi documento al link in epigrafe) per quanto riguarda l’emissione
di diossine. E dunque, alla luce di questa strumentale incongruenza, e
conseguente mancanza di trasparenza – dimostrata grazie a documenti – siamo a
chiedere ai tre Proprietari-Sindaci dell’impianto – e non ultimo all’Assessore provinciale
Fragai – se non ritengano utile
iniziare a operare in reale trasparenza e chiarezza della comunicazione, facendo
partecipare i rappresentanti dello scrivente Comitato ai tavoli tecnici per sfruttarne
il contraddittorio cogliendone così il –
dimostrato e sicuro –
vantaggio per la cittadinanza.
Agliana- Montale 26.3.2012.
[comunicato]
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[Mercoledì 28 marzo 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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