lunedì 19 marzo 2012

UNA BELLA FIAT 16 4X4, ROBA DA CHIODI. PARTE SECONDA


di Luigi Scardigli

Parla il titolare della Auto Stella srl: «Anch’io vittima come l’acquirente» Una concessionaria Fiat chiusa e un’auto fantasma Un vicolo cieco

La Fiat Sedici 5 porte che Maria Angela Isola ha comprato prima della fine del 2011 presso Auto Stella srl di Casalguidi per regalarla alla figlia Cinzia – notizia che vi abbiamo dato qualche tempo fa, qui, dalle colonne del nostro Blog [vedi] –, ma che non le è stata ancora consegnata, nel piazzale del salone della Concessionaria non c’è più.

La cosa incredibile è quello che pareva essere il carnefice, ossia il rivenditore al quale l’agguerrita acquirente ha consegnato due assegni per un valore complessivo di 18.700 euro, è in realtà, alla stregua della cliente, anch’egli vittima.
Di chi? Di un’altra concessionaria Fiat, alla quale Damiano – questo il nome del titolare dell’Auto Stella – ha a sua volta girato gli assegni ricevuti da Maria Angela Isola.
«È un problema tecnico – inizia a raccontare Damiano – che stento a capire: figuriamoci come potervi dare spiegazioni plausibili. È un arcano paradossalmente semplice, da verificarsi, però. Sono titolare di una concessionaria auto multiuso e nel momento in cui vendo una vettura mi rivolgo ad una concessionaria della stessa marca per le varie pratiche di voltura e telai. La Fiat Sedici in questione, ad esempio, ha già un numero di telaio: è il 570398, con tanto di possessore; Angela Maria Isola, nata a il e residente a e via discorrendo. Ma quella concessionaria Fiat alla quale mi sono rivolto, confidando in un’esperienza parecchio datata e certa, nel 2012 non ha più riaperto i battenti, senza darmi lumi e ragioni delle pratiche pendenti, come la Fiat Sedici in questione».

Scusi, di quale concessionaria stiamo parlando?

«Non mi metta in ulteriore imbarazzo, la prego. A Pistoia ci sono tre concessionarie Fiat: una è chiusa, da oltre tre mesi e io non so ancora se e quando riaprirà. I soldi consegnatimi dalla signora Isola li ho naturalmente a mia volta consegnati a loro; e loro mi assicurarono – questo che vi dico è un dettaglio che risale alla fine dello scorso anno – che entro il 7 gennaio la macchina desiderata e pagata sarebbe stata consegnata al suo naturale proprietario. Mi sono più volte messo nei panni della donna e non vi nascondo che, probabilmente, al suo posto avrei forse reagito in maniera assai più vibrante e meno ortodossa di come abbia fatto lei (che ha messo tutto nelle mani di un avvocato, comunque, studio Roscitano, che ha già provveduto a inoltrare denunce e querele), ma vorrei anche che si sapesse che da parte mia non c’è stato alcun incauto o illegale atteggiamento e che, ironia della sorte, anch’io, come la signora, sono stato al momento raggirato. Dico e sottolineo al momento perché la cosa potrebbe sbloccarsi da un giorno all’altro e tutto tornare nella norma: si sblocca la situazione, riapre la Concessionaria e la macchina, con telaio già numerato e assegnato, viene finalmente consegnata a chi di dovere».

È solo questione di tempo, dunque; ma non c’è alcuna certezza che la concessionaria riapra e che la signora Isola abbia finalmente quello che le spetta da circa tre mesi.

«Verissimo, le cose stanno proprio così, ma io non sono in grado di rincuorare la sfortunata acquirente con un assegno di pari importo alla somma di quelli da lei a me consegnati, perché in questo modo pagherei due volte una macchina che non è stata assegnata, che non so in quale piazzale riposi, ma che è stata pagata dalla signora Isola a me e da me alla Concessionaria: non potrei insomma permettermi il lusso di pagare due volte una macchina che al momento non esiste».
Siamo fortemente convinti che per risolvere la questione, al di là di percorribili vie legali, occorra che le due vittime si ritrovino attorno ad un tavolo per concordare la strategia: cercare e trovare il modo per come arrivare ad una soluzione compromissoria (pensiamo ad un’altra vettura, alternativa alla tanto agognata Fiat Sedici, o ad una restituzione dell’importo dilazionata nel tempo) o decidere di allearsi per dichiarare guerra, senza esclusioni di colpi, al loro nemico comune, la Concessionaria misteriosamente scomparsa: fallimento?
Nell’augurio, naturalmente, che la colpa, anche stavolta, come è già successo in parecchie altre circostanze assai più dolorose e onerose di questa, non muoia fanciulla.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 19 marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]

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