di Luigi
Scardigli
Parla il titolare della Auto Stella
srl: «Anch’io vittima come l’acquirente» – Una concessionaria Fiat chiusa e un’auto fantasma – Un vicolo cieco
La Fiat Sedici 5 porte che Maria Angela Isola ha comprato
prima della fine del 2011 presso Auto Stella srl di Casalguidi per
regalarla alla figlia Cinzia – notizia che vi abbiamo dato qualche tempo fa,
qui, dalle colonne del nostro Blog [vedi] –,
ma che non le è stata ancora consegnata, nel piazzale del salone della
Concessionaria non c’è più.
La cosa incredibile è quello che pareva essere il carnefice, ossia il rivenditore al quale
l’agguerrita acquirente ha consegnato due assegni per un valore complessivo di
18.700 euro, è in realtà, alla stregua della cliente, anch’egli vittima.
Di chi? Di un’altra concessionaria Fiat, alla quale Damiano
– questo il nome del titolare dell’Auto Stella – ha a sua volta girato
gli assegni ricevuti da Maria Angela Isola.
«È un problema tecnico – inizia a raccontare Damiano – che
stento a capire: figuriamoci come potervi dare spiegazioni plausibili. È un
arcano paradossalmente semplice, da verificarsi, però. Sono titolare di una
concessionaria auto multiuso e nel momento in cui vendo una vettura mi rivolgo
ad una concessionaria della stessa marca per le varie pratiche di voltura e telai.
La Fiat Sedici in questione, ad esempio, ha già un numero di telaio: è il
570398, con tanto di possessore; Angela Maria Isola, nata a il e
residente a e via discorrendo. Ma quella concessionaria Fiat alla quale
mi sono rivolto, confidando in un’esperienza parecchio datata e certa, nel 2012
non ha più riaperto i battenti, senza darmi lumi e ragioni delle pratiche
pendenti, come la Fiat Sedici in questione».
Scusi, di
quale concessionaria stiamo parlando?
«Non mi metta in ulteriore imbarazzo, la prego. A Pistoia ci
sono tre concessionarie Fiat: una è chiusa, da oltre tre mesi e io non so
ancora se e quando riaprirà. I soldi consegnatimi dalla signora Isola li ho
naturalmente a mia volta consegnati a loro; e loro mi assicurarono – questo che
vi dico è un dettaglio che risale alla fine dello scorso anno – che entro il 7 gennaio la macchina desiderata e pagata
sarebbe stata consegnata al suo naturale proprietario. Mi sono più volte messo
nei panni della donna e non vi nascondo che, probabilmente, al suo posto avrei
forse reagito in maniera assai più vibrante e meno ortodossa di come abbia
fatto lei (che ha messo tutto nelle mani di un avvocato, comunque, studio
Roscitano, che ha già provveduto a inoltrare denunce e querele), ma vorrei
anche che si sapesse che da parte mia non c’è stato alcun incauto o illegale
atteggiamento e che, ironia della sorte, anch’io, come la signora, sono stato
al momento raggirato. Dico e sottolineo al momento perché la cosa
potrebbe sbloccarsi da un giorno all’altro e tutto tornare nella norma: si
sblocca la situazione, riapre la Concessionaria e la macchina, con telaio già
numerato e assegnato, viene finalmente consegnata a chi di dovere».
È solo
questione di tempo, dunque; ma non c’è alcuna certezza che la concessionaria
riapra e che la signora Isola abbia finalmente quello che le spetta da circa
tre mesi.
«Verissimo, le cose stanno proprio così, ma io non sono in
grado di rincuorare la sfortunata acquirente con un assegno di pari importo alla
somma di quelli da lei a me consegnati, perché in questo modo pagherei due
volte una macchina che non è stata assegnata, che non so in quale piazzale
riposi, ma che è stata pagata dalla signora Isola a me e da me alla
Concessionaria: non potrei insomma permettermi il lusso di pagare due volte una
macchina che al momento non esiste».
Siamo fortemente convinti che per risolvere la questione, al
di là di percorribili vie legali, occorra che le due vittime si ritrovino attorno ad un tavolo per concordare la
strategia: cercare e trovare il modo per come arrivare ad una soluzione
compromissoria (pensiamo ad un’altra vettura, alternativa alla tanto agognata
Fiat Sedici, o ad una restituzione dell’importo dilazionata nel tempo) o
decidere di allearsi per dichiarare guerra, senza esclusioni di colpi, al loro
nemico comune, la Concessionaria misteriosamente scomparsa: fallimento?
Nell’augurio, naturalmente, che la colpa, anche stavolta,
come è già successo in parecchie altre circostanze assai più dolorose e onerose
di questa, non muoia fanciulla.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 19 marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]
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