di Edoardo Bianchini
QUARRATA. Stamattina mi cade per caso l’occhio sopra un post del blog
di Andrea Balli: Una unità di contrasto all’evasione fiscale in Comune. Vari
servizi comunali impegnati nell’accertamento al recupero dell’evasione di
tributi erariali, regionali e contributivi (vedi).
Mi ci cade l’occhio e,
contemporaneamente e senza soluzione di continuità, mi esce lo stomaco di bocca
e – come si dice in dialetto – mi si rovescia il berrettino: come dire
che inizio a vomitare.
E avrò pure il diritto di farlo, come
cittadino, come elettore, come giornalista, come libero pensatore. Perché arrivo a un punto in cui leggo
che per far funzionare l’unità di cui stiamo parlando «faranno parte dell’Unità
il Dirigente dell’Area Risorse, Bianca Sottosanti, il Responsabile del Servizio
Entrate, Marco Baldi, il Comandante della Polizia Municipale, Oliviero Billi,
la Responsabile del Servizio Anagrafe, Serena Rafanelli, la Responsabile del Suap
e Commercio, Giovanna Cagnetta, il Responsabile del Servizio Edilizia, Franco
Fabbri, e la Responsabile del Servizio Urbanistica, Caterina Biagiotti».
E ora provate a dire perché sono costretto
a prendere un farmaco antiemetico, contro il vomito.
Neanche un mese fa, uno di questi
signori, che oggi ci garantiranno dai poco-di-buono degli evasori
fiscali, era stato messo alla berlina dinanzi al popolo e al contado, con tanto
di pubblica denuncia sul Quarrata-Informa, perché raggiunto da una volgarissima
informazione di garanzia: e sto parlando di Franco Fabbri.
Oggi, mentre un mese fa la cosa era
talmente grave da essere additata alla pubblica disapprovazione, la stessa
persona, prima indicata al sospetto, è sottoposta ai riflettori del pubblico
applauso perché garante della caccia alle streghe in quella categoria di moda
che viene definita dei furbetti.
La cosa è ufficiale, non me la invento
io: viene dall’ufficio stampa del Comune dal quale, a Dio piacendo, la
peggio Sindaca – come è stata definita – si leverà presto e finalmente di
torno.
Il suo è stato un secondo quinquennio
che definire un “manuale classico di contraddizioni” è dire poco: ha detto il
tutto e il contrario di tutto; ha professato l’amor per la trasparenza e ha
difeso i suoi a spada tratta (Magazzini) nell’oscurità; ha offeso la gente
direttamente in Consiglio e si è sentita offesa da chi le rivolgeva degli
appunti desunti dall’evidenza perfino documentale; ha condannato (perché questo
era il sentore) e ora elogiato pubblicamente la stessa persona (in questa specifica
fattispecie Franco Fabbri). Insomma il Sindaco Sergio Gori è stata il tutto e
il di più, il meno e il men che meno, il Sindaco e il non-Sindaco.
Dirsi indignati è dire poco; e l’unica
consolazione è sapere con certezza che chi ha diretto l’orchestra tornerà a distribuire
aspirine e placebo a chi ha il raffreddore.
La Finanza, la signora commissione
degli evasori, non la chiami solo per beccare i furbetti del popolo,
perché sarebbe poco: la chiami anche per verificare molte altre cose, tipo i
bilanci del Cis – come fu detto, creando anche molto imbarazzo, durante la
presentazione della lista (poi saltata) Cialdi-Pratesi della ex-coalizione ‘Insieme
per Quarrata’.
E nel frattempo, in questi quattro giorni
di vita che le restano, la Giunta quarratina la pianti una buona volta di fare
demagogia e cominci, piuttosto, a pensar di fare le valige per levarsi di torno
ai suoi disgraziati e dileggiati concittadini.
Ma nessuno dei politici di Quarrata
riesce a dire in faccia le cose come stanno e come devono essere dette a questa
sedicente Giunta del nulla?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 28 marzo 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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