giovedì 22 marzo 2012

ELEANNA CIAMPOLINI, GLI ATTI D’INDIRIZZO E LA BUONA POLITICA


Una conquista epocale del Sindaco di Agliana

AGLIANA. Leggo, con tutto lo stupore del caso, la notiziola che Il Tirreno riporta stamattina su Agliana.
Il Sindaco Ciampolini si accorge all’improvviso che solo 10 strade della sua città sono intitolate alle donne e decide che, d’ora innanzi, bisognerà fare il contrario: intitolarle alle donne per rimettere il conto in pari.

Strabilio perché, con tutti i problemi che ha Agliana, gli amministratori – che evidentemente non hanno altro da pensare e da fare – si lasciano andare a queste (dette in modo benevolo) quisquilie.
Al Parco Pertini si respira la diossina, non ci sono quattrini nemmeno per pulire le aiole delle rotonde, le tasse comunali dei rifiuti sono un problema, il lavoro non va, il commercio non tira e chissà quant’altro c’è da fare in concreto: e si parla dei nomi delle strade.
Un grande problema. Vitale, verrebbe da dire.
È proprio vero che siamo in Italia e che non abbiamo altro da fare che fare salotto.
Alberto Ciampi, caro mio allievo e persona squisita: ma che ci fai in un partito che si perde dietro a problemi epocali come questi, tu che sai perfino leggere i papiri di Ossirinco?
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 22 marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Caro Professore, nemmeno lei penserà davvero che fare politica sia solo occuparsi di ciò che si può o non si può spendere, o che, a causa della questione dell'inceneritore, non si possa e non si debba occuparsi anche di altro. L'intitolazione delle strade di Agliana è una cosa da poco? Di poco tempo, senz'altro: non abbiamo dovuto discuterne molto per trovarci daccordo. Non proprio di poca importanza, anche se le occasioni per intitolare nuove strade, ad Agliana come altrove, sono ormai molto rare. La politica è fatta anche di scelte di questo tipo, e decidere di intitolare le prossime strade a personaggi femminili è un atto di indirizzo utile non ad un anacronistico riequilibrio, ma a dare il segno di non voler dimenticare, come a volte ancora si fa, il contributo culturale, civile, sociale dato da tante donne. Ed è una scelta altrettanto importante per il suo valore testimoniale, utile proprio a parlare dell'argomento, a suscitare dibattito. Come questo del resto.
    Per quanto mi riguarda ho già proposto, a bassa voce, un'intitolazione ad Ipazia, per ora senza successo. Da tempo inoltre sostengo, tra il serio ed il faceto, che si debba intitolare qualcosa a Girolamo Vitelli, ma se dovrò cambiare obiettivo in favore di Medea Norsa non sarà un problema!
    Con simpatia,
    Alberto Ciampi

    RispondiElimina

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.