Una conquista epocale del Sindaco di
Agliana
AGLIANA. Leggo, con tutto lo stupore del caso, la notiziola che Il
Tirreno riporta stamattina su Agliana.
Il Sindaco Ciampolini si accorge all’improvviso che solo 10
strade della sua città sono intitolate alle donne e decide che, d’ora innanzi,
bisognerà fare il contrario: intitolarle alle donne per rimettere il conto in
pari.
Strabilio perché, con tutti i problemi che ha Agliana, gli
amministratori – che evidentemente non hanno altro da pensare e da fare – si lasciano
andare a queste (dette in modo benevolo) quisquilie.
Al Parco Pertini si respira la diossina, non ci sono
quattrini nemmeno per pulire le aiole delle rotonde, le tasse comunali dei
rifiuti sono un problema, il lavoro non va, il commercio non tira e chissà
quant’altro c’è da fare in concreto: e si parla dei nomi delle strade.
Un grande problema. Vitale, verrebbe da dire.
È proprio vero che siamo in Italia e che non abbiamo altro
da fare che fare salotto.
Alberto Ciampi, caro mio allievo e persona squisita: ma che
ci fai in un partito che si perde dietro a problemi epocali come questi,
tu che sai perfino leggere i papiri di Ossirinco?
e.b.
blogger
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[Giovedì 22 marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]
Caro Professore, nemmeno lei penserà davvero che fare politica sia solo occuparsi di ciò che si può o non si può spendere, o che, a causa della questione dell'inceneritore, non si possa e non si debba occuparsi anche di altro. L'intitolazione delle strade di Agliana è una cosa da poco? Di poco tempo, senz'altro: non abbiamo dovuto discuterne molto per trovarci daccordo. Non proprio di poca importanza, anche se le occasioni per intitolare nuove strade, ad Agliana come altrove, sono ormai molto rare. La politica è fatta anche di scelte di questo tipo, e decidere di intitolare le prossime strade a personaggi femminili è un atto di indirizzo utile non ad un anacronistico riequilibrio, ma a dare il segno di non voler dimenticare, come a volte ancora si fa, il contributo culturale, civile, sociale dato da tante donne. Ed è una scelta altrettanto importante per il suo valore testimoniale, utile proprio a parlare dell'argomento, a suscitare dibattito. Come questo del resto.
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda ho già proposto, a bassa voce, un'intitolazione ad Ipazia, per ora senza successo. Da tempo inoltre sostengo, tra il serio ed il faceto, che si debba intitolare qualcosa a Girolamo Vitelli, ma se dovrò cambiare obiettivo in favore di Medea Norsa non sarà un problema!
Con simpatia,
Alberto Ciampi