di
Alessandro Romiti
E il Comitato antinceneritorista
torna
all’attacco con un volantino
MONTALE. Probabilmente Scatragli è riuscito meglio di Stendhal
(celebre per il suo Rosso e Nero) a impressionare la folta platea nell’abbraccio
amicale tra esponenti delle più antagoniste coalizioni politiche che, ieri
mattina, hanno presentato alla Villa Smilea il progetto Tr.E.Bio.S., ovvero un
interessante e virtuosissimo progetto di applicazione della tecnologia “solare
termodinamica”: una autentica risorsa sostenibile.
Adesso Montale, dopo aver conseguito la maglia nera per le Pm10,
avrà anche il record assoluto per la prossima costruzione di un esemplare
impianto massimamente innovativo (primo in Italia, sulla capacità di utilizzo
di risorse sostenibili, il sole e i residui boschivi), mantenendo aperto un
impianto di incenerimento dei rifiuti celebre per il disastroso inquinamento
dell’ambiente, consolidato in trent’anni di funzionamento.
E questa la seconda contraddizione, ma non l’ultima…
Non v’è dubbio alcuno che dopo il trascorrere di metà
mandato, la Giunta montalese (già antinceneritorista) aveva necessità di
rifarsi una verginità perduta, e ciò, definitivamente, lo scorso 27 febbraio.
In tale giornata il Sindaco convocò in municipio l’Asl, l’Arpat
e il Cis per sentirsi declamare dai responsabili dell’ultima – nelle persone
del presidente Franceschi e dell’Ing. Perruccio – che quello della grave
disfunzione del caricamento dei carboni era solo un mero errore di
trascrizione.
Il Sindaco, in tale occasione, ha dimostrato definitivamente
la sua più autentica intenzione, negando l’accesso agli esponenti del Comitato antinceneritore
all’incontro stesso, e ricorrendo all’esercizio di una incredibile violazione
di comune buon senso domandando all’oste (Cis) se, “...il vino che aveva
servito a tavola (quantità dei carboni attivi) era buono”.
Ieri, giusto per rivendicare il cambio di rotta dell’amministrazione
montalese sulla capacità/volontà di iniziare un percorso virtuoso di trattamento
a freddo dei rifiuti, erano ad attendere i partecipanti gli esponenti del Comitato
per la chiusura dell’inceneritore di Montale.
Erano tutti muniti di eccellenti volantini a colori che
ribadivano il “tradimento” del Sindaco che ha conseguito l’elezione anche
grazie ai loro voti, estorti grazie alle promesse di chiusura del detestato
impianto.
Del centro di Riciclo a freddo, sul genere di Vedelago,
neanche l’ombra.
Oramai è stato cancellato e sostituito dal nuovo innovativo
e strabiliante progetto che, forse, non sarà trascurabile agli effetti dell’aumento
delle polveri fini, considerato che produce energia dalla combustione di biomasse.
Già, ma questo non è un problema: la colpa è del traffico e
degli incendi degli sfalci dei contadini di Stazione.
Significativo il commento dell’assessore provinciale Fragai
all’indirizzo dei membri del Comitato antinceneritorista: «Siete monotematici»!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 25 marzo 2012 – © Quarrata/news 2012]
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