di LUIGI SCARDIGLI
Invece di ripulire il letto dell’Ombrone si è preferito
allargarne gli argini – E il fiume si è ripreso il maltolto con gli interessi
PISTOIA. Stavolta ha solo piovuto, abbondantemente, ma non si è trattato
di una bomba d’acqua.
Eppure, l’Ombrone, sul quale proprio in
questi giorni si è lavorato con draghe e quant’altro, non ha retto la violenza
subita e ha deciso di vendicarsi.
Le foto che abbiamo scattato, poche ore
fa, dall’argine est dell’Ombrone, la dicono lunga su quanto è successo: il
ponte, che collegava la città ai laghi Primavera, è stato cancellato, così come
la cascatella romantica e pittoresca che stava poco più sotto; anche i due
camminamenti, posti ai lati del corso d’acqua, in quel tratto, sono stati
risucchiati dalla corrente.
Dicono che le draghe che in questi
giorni sono state impegnate proprio in quel tratto, invece che ripulire il
centro del letto del fiume, ingorgato da residui depositati nel tempo, abbiano
preferito allargarne il letto, deviandolo.
La natura si sa, nata benigna, ha una
forza vendicativa implacabile e al primo rovescio temporalesco, quello
abbattutosi la scorsa notte sulla città, si è subito ripresa il maltolto,
amplificando danni e disagi.
Sarebbe il caso, per battezzare degnamente
questa terza Repubblica che sta per nascere, che ai responsabili dell’incuria istituzionale
si mettesse in conto il ripristino in sicurezza, con annessi e connessi.
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Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Nelle foto, di Luigi Scardigli, il
punto in cui l’Ombrone ha cancellato il ponte.
[Lunedì 6 gennaio 2014 | 16:20 - © Quarrata/news]
la natura, inutile illudersi, è matrigna: non ti sconta proprio niente!
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