AGLIANA. Non vogliano narrare quello che potete comodamente leggervi, in immagini, su La Nazione di oggi e su Il Tirreno del 29 ottobre scorso. Lì è già tutta descritta la storia nelle sue linee essenziali.
Dovete riflettere, al contrario, sulle posizioni che spesso – e lasciateci dire fin troppo – la pubblica amministrazione, il cui fine sarebbe quello dell’efficacia e dell’interesse comune (ma anche, non ultimo, del buonsenso, che purtroppo non pare esserci in dosi sufficienti), assume comportandosi come il capitano nelle ‘guerre dei bottoni dei bambini: mantiene testardamente la sua posizione rischiando, alla fine, non solo di perdere, ma anche di rimetterci in immagine e credibilità.
È una tristezza infinita dover constatare come, proprio in amministrazioni democratiche, si assista a questo braccio di ferro tra potere, perlopiù supponente e autocratico, e cittadino, scambiato per un povero straccione presunto comunque in torto: condizione che è frutto di una democrazia davvero malata.
Una domanda per il Sindaco Ciampolini: ma la storia di Nesti, assunto ma dichiarato in posizione di illegittimità da parte del Tar, se non andiamo errati, la volete risolvere o la intendete risolvere lasciando, come sempre, le cose come sono e magari, in séguito, promovendo meeting della legalità e marce Agliana-Quarrata?
Va da sé se avete rimesso la questione – sempre resistendo – al Consiglio di Stato che, pur dovendosi esprimere a giugno, ha rinviato la sua decisione entro la fine di quest’anno. E va da sé che il Consiglio potrebbe anche darvi ragione, dal momento che di solito l’amministrazione tende a autoconservarsi pur con salti ribaltati, a volte, da vero gatto impazzito.
Ma se per caso, per pura ipotesi remota, doveste prendere il torto, non dovreste essere richiamati tutti voi della Giunta aglianese a restituire ai vostri amati concittadini le spese e i danni provocati da una posizione di pervicacia?
Credete, lettori, che il Sindaco Ciampolini risponderà?
e.b. blogger
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[Sabato 5 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]
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