INCENERITORE. IL COMITATO CONTRO I SINDACI

MONTALE-PIANA. Il Comitato per la chiusura dell’inceneritore se la prende con i sindaci. E sembra non senza una ragione.

Nell’ultimo documento ufficiale pubblicato dalle amministrazioni si parla, infatti, di controlli che sarebbero stati effettuati sulle linee dell’inceneritore: solo che tali controlli – dicono gli uomini del Comitato – risultano effettuati anche nei giorni in cui la linea 1 era spenta. E allora, come si spiega questa ‘anomalia’?

Nel documento si legge appunto:

Il comunicato stampa congiunto CIS/Comuni – emanato per dimostrare che “nulla è successo” – contiene un ulteriore errore metodologico, nell’affermazione che vorrebbe ratificare inequivocabilmente “i buoni risultati dei controlli in continuo” per la diossina e che coprono anche la data incriminata del 28 novembre per la linea 1 (pari a 4 picogrammi, molto minore del dato precedente di settembre di 43, a fronte del limite di attenzione pari a 50). Stiamo parlando forse di un errore piccolo o ininfluente, ma l’errore c’è!

Se i campionamenti sono stati fatti tra il 16.11 e il 2.12, il Cis, i proprietari e forse anche gli “organi di controllo”, dovrebbero spiegare perché i controlli in continuo coprono anche un periodo in cui la linea 1 era ferma (tra il 29.11 e il 14.12): pertanto tra il 29.11 e il 2.12, a “linea ferma”, dove da questa non usciva nulla.

Dunque, che cosa si è “misurato e controllato” nel tempo di fermata della linea?

Giudichino i nostri lettori. Ma riflettano, nel contempo, le autorità cui spetta il preciso dovere di controllare i controllori.

Q/n

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[Venerdì 2 marzo 2012 – © Quarrata/news 2011]