venerdì 5 ottobre 2012

CORMIO & FAP, ANCORA UN TRENO PERSO…


SAN MARCELLO. Leggo, a volo radente, quello che scrive stamattina Elisa Valentini sul Tirreno. E da vecchio cronista impiccione non posso starmene zitto.
Il nodo centrale che viene messo in luce in questa vicenda – al di là dei 15mila euro o di quelli che sono – è, e resta, l’anomalia tutta italiana di una legge che ha sodomizzato – sì, proprio così: sodomizzato – gli elettori di tutta Italia. E lo ha fatto, badate bene, con l’unzione di un uomo di indiscussa fede rossa, il buon Bassanini.

O i Comuni tornano alle origini e fanno, per così dire, le persone serie, o altrimenti sono affar seri, come si suol dire.
E questa anomalia quale sarebbe?
È semplice e intuitivo anche per chi sa appena leggere e scrivere: il territorio comunale, qualsiasi territorio comunale, legato a interessi municipali per ascendenza storica, deve stare nelle mani di chi, in quel territorio, vige e vegeta da anni, vi ha radici ben messe, e di quel territorio si interessa da sempre.
La Giunta sanmarcellina ha diversi ‘corpi estranei’, Sindaco compreso. Ma non ultimo.
Non ci si improvvisa montanini, se non c’è almeno un’adozione che viene da decenni di naturalizzazione.
Su questo tema dell’estraneità al territorio, all’Assessore al bilancio Sabrina Sergio Gori ha già parlato in maniera esplicita, da questa pagina, la stessa Lucia Geri in un commento a un post (vedi). Ma la cosa può essere ancor più estesa e generalizzata.
Sarebbe l’ora di farla finita con gli stranieri in casa, con la farsa delle personalità che arrivano a tutelare i territori da fuori-territorio (pensate a Tonino di Pietro in Mugello…). Danno l’idea, per lo più, alla fine, di farsi gli affari loro e basta. Ma soprattutto sono prodotti da suggerimenti di segreterie di partito che, ben poco democraticamente, vanno a comandare, dal centro, sulle periferie considerandole, in maniera discriminatoria, come sottosviluppate (vedi il Pd provinciale con la Sergio Gori, che non si fa sanmarcellina nemmeno se se ne sta a settimane intere in montagna…).
Il problema secondo, che discende direttamente dal problema primo, è la cecità dei fedeli e dei realisti più del re di certi partiti: i quali, quando un qualsiasi Marco Niccolai dice si fa così, vanno alle urne e lo buttano nel pentolone (meglio: nel bugliolo, ché tale, poi, si rivela l’urna).
È il vizio di delegare agli altri i propri interessi diretti.
I risultati li evidenziano, in séguito e inevitabilmente, interventi inopportuni, impreparati, imprecisi e le contestazioni come quelle (sul pezzo della Valentini) di Lucia Geri, Davide Ferrari e Luisa Soldati.
Possibile che non si riesca a vederlo?
e.b. blogger
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[Venerdì 5 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. le carrozze dei treni di san marcello se sono quelle del tirreno sono perfette, dato che l’assessore sergio gori sta con renzi: gli ci vogliono solo rottami

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  2. Uno dei problemi della montagna pistoiese é che, con lo spopolamento e l'invecchiamento, cominciano a mancare le generazioni giovani cui affidare anche un ricambio amministrativo in loco. Esisterebbero peró anche, in tutte le aree culturali e politiche, personaggi interessanti, in tempi lontani emigrati in tutta Italia e anche all'estero, e adesso giovani pensionati con la nostalgia delle radici. Spesso sono fiori di professionisti. Perché non "approfittare"?

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